Sicurezza ambientale, tutto di nuovo a posto a via di Caposelvi a Montevarchi

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Agli sgoccioli i lavori nella frazione montevarchina. La via di Caposelvi da sabato torna percorribile. Dopo Montevarchi, tocca a Cavriglia

Grazie anche alle buone condizioni meteorologiche, l'intervento sul Caposelvi sarà ultimato dal Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno nei tempi preventivati. Le alberature pericolanti, che minacciavano la sicurezza idraulica e l'incolumità degli utenti di via di Caposelvi, sono state rimosse.

In 40 ore e con il supporto della piattaforma aerea, la squadra di operai riuscirà a mettere in sicurezza l'area e il torrente dal rischio di schianti improvvisi. Un rischio che si aggrava in questa stagione caratterizzata da piogge più intense e giornate ventose. Entro il pomeriggio di domani la legna sarà rimossa e il cantiere verrà chiuso. Tornerà quindi percorribile la strada che unisce la frazione omonima al capoluogo, temporaneamente dichiarata off limits alle auto per consentire le lavorazioni.

Proseguono intanto gli altri interventi programmati dal Consorzio 2 Alto Valdarno su tutto il territorio valdarnese. Si tratta di operazioni puntuali, che si aggiungono all'attività di manutenzione ordinaria già eseguita su molti tratti. Servono principalmente per eliminare alcune piante di grandi dimensioni che - per età, posizione e condizioni di salute - rischiano di trasformarsi in pericoli capaci di ostacolare il regolare deflusso delle acque e di minacciare altre infrastrutture.

Sul versante aretino, dopo Montevarchi tocca a Cavriglia. In questo caso, gli operai dovranno abbattere un gigantesco pioppo in precarie condizioni di stabilità presente sul rio di Poggio, in località Poggio al Vento. Sarà Serena Stefani, presidente del Consorzio 2 Alto Valdarno e vicepresidente di Anbi Toscana, a rappresentare il punto di vista dei Consorzi di Bonifica alla due giorni online dedicata alle politiche della montagna.

Organizzata da Anci e Regione Toscana, l'iniziativa "Presenti al futuro. Le nuove sfide per la montagna" è un momento di studio, confronto e approfondimento a tutto campo sul tema del rilancio delle aree montane e della ricerca di un nuovo equilibrio tra zone interne e zone urbanizzate. Aperta domani dal ministro per la Coesione territoriale Giuseppe Provenzano, con la partecipazione degli assessori regionali Stefania Saccardi e Stefano Baccelli, il contributo di Matteo Biffoni (presidente di Anci Toscana) e l'intervento di esperti di varie discipline e rappresentanti di enti, istituzioni e associazioni, la hackathon online sarà articolata in quattro differenti sessioni.

Compito della presidente Stefani, nella sessione "Presidio del territorio" è di fotografare il ruolo svolto dal sistema della bonifica in Toscana, affrontando il tema della manutenzione, della prevenzione e della custodia del territorio operata dai Consorzi, con particolare riferimento alle aree montane, le più fragili e delicate dal punto di vista idrogeologico. "Dobbiamo partire dal presupposto che la sicurezza idraulica delle aree urbane dipende dalla manutenzione dei corsi d'acqua delle aree montane. Si capisce quindi che occorre favorire investimenti volti a potenziare l'attività di presidio, vigilanza e cura del reticolo montano, se intendiamo migliorare l'efficacia della prevenzione nel fondovalle. Per questo riteniamo che sia necessaria e urgente, anche alla luce dei cambiamenti climatici in atto, la definizione di una politica decisa e chiara per lo sviluppo della bonifica montana", anticipa commentando il suo intervento, che è fissato per venerdì 27 novembre dalle ore 11 alle 13.

Con lei ci saranno Andrea Membretti, professore associato di Sociologia alla University of the Free State (Sudafrica) e professore a contratto di Sociologia del territorio all'Università di Pavia; Aldo Ianniello, direttore del settore Urbanistica e Politiche abitative della Regione Toscana - Organizzazione e gestione degli Osservatori regionali su pianificazione e paesaggio; Rosaria Montani, responsabile per la Regione Toscana dell'attività di bonifica e di raccordo con i Consorzi di Bonifica; Federico Preti, professore ordinario di Idraulica agraria e Sistemazioni idraulico-forestali Unifi, vicepresidente della Scuola di Agraria, consulente World Bank, che ha collaborato attivamente con il Consorzio 2 Alto Valdarno per molti interventi di ingegneria naturalistica, sperimentando anche tecniche innovative - come lo step and pools con cui, insieme al miglioramento della sicurezza idraulica del Gardone, corso d'acqua dell'Alto Casentino, si è ottenuto un habitat più favorevole alla diffusione delle trote -.

A coordinare i lavori della sessione sarà Eleonora Ducci, sindaco di Talla e componente dell'assemblea del Cb2 e del gruppo di lavoro sui Contratti di Fiume. "L'occasione", dichiara Ducci, "è preziosa per avanzare proposte sulla montagna intesa come 'manufatto' da tutelare e da manutenere con interventi necessari, condivisi e pianificati. Dalla bonifica montana ai contratti di fiume, passando per la pianificazione territoriale dobbiamo reinterpretare le esigenze e le caratteristiche dei nostri territori riportandoli al centro delle politiche e degli investimenti".

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Bianca Sestini

Bianca Sestini

Sono laureata in giurisprudenza e ho concluso il praticantato presso la Scuola di Giornalismo "Massimo Baldini" della Luiss di Roma. Parlo Inglese e un po' di Francese. Sono appassionata di fotografia, documentari e podcast della Bbc. Società, viaggi, cultura e scienza sono le aree che sono più curiosa di esplorare.