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mercoledì | 27-08-2025

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Da grande contro una grande: vince l’Arezzo! E ora avanti con la prossima

I padroni di casa avevano cento e uno motivi per cercare di vincerla: la ricerca del riscatto dopo lo scivolone di Pistoia, la prima assoluta con la maglia celebrativa del secolo di vita del club biancorosso, la voglia di onorare la memoria del capo tifoso scomparso una settimana fa.
Noi, come ci accade da un po’, approcciavamo la gara senza aver niente da perdere e tutto da guadagnare.
Orfani di Cutolo e Belloni. ma forti di una condizione fisica ottima e con una rabbia fresca di sei giorni da smaltire.
E’ andata col Piacenza che schiera il centrocampo a 5  (o la difesa a tre se preferite) per fare predominio in mezzo al campo e cercare di “aprire” l’assetto tattico dell’Arezzo.

Per  un’oretta buona i padroni di casa esercitano una pressione costante senza però costruire occasioni vere e proprie giacchè Pelagotti si sporca la tenuta fluorescente solo per deviare in angolo una punizione probabilmente destinata al fondo e poi ad inizio ripresa per bloccare in sicurezza la palla buona che per fortuna nostra è capitata sul piedone del centrale Pergreffi  che ha tradotto il bel cross di Corradi in un tiraccio centrale e nemmeno potente. 
Verso il ventesimo del secondo tempo ho la sensazione che il serbatoio dei locali cominci a segnare il “rosso”; me lo tengo per me per scaramanzia ma penso “ Vediamo se siamo in grado di far la carogna come fanno le grandi squadre che come molli ti azzannano..”Manco finisco il pensiero che Zini, subentrato ad un Persano generoso quanto poco concreto, svelle la palla dai piedi di un centrocampista avversario e serve Buglio.
Il 4 osserva e fa per allargare su Sala salito in appoggio.
Sulla traiettoria c’è però anche Zini che fa velo intelligente e si porta via un paio di uomini.
Il ragazzino scuola Inter allora converge e saetta verso Fumagalli.
La palla tocca terra e scavalca l’estremo piacentino.
Arezzo avanti e ci si stropicciano gli occhi.
Due minuti e stavolta è Brunori a portar via la palla a Silva.
Il 9 si invola e spedisce in rete.

La “Minghelli Esportazione“ frana verso le barriere in estasi assoluta.
Resta un quarto d’ora e ci tornano alla mente fantasmi recenti.
Per fortuna gli spiriti aleggiano solo nella testa nostra perché in campo la squadra rischia pochissimo, gestisce palla e pratica quel possesso “scorri tempo” che fa parte del gioco e del mestiere.
Franzini le prova tutte, compreso un finale con 4 attaccanti ma occasioni manco a parlarne.
Finisce in trionfo e con una classifica ( fittizia quanto volete) che brilla come la luce negli occhi dei nostri in sala stampa.
L’Arezzo c’è .
Eccome se c’è.

La Cronaca: 
inizia bene l’Arezzo con piglio ed aggressività ma con il passare dei minuti il pallino del gioco passa ai padroni di casa.
All’11° un mezzo pasticcio tra Pelagatti e Pelagotti per poco non manda in rete Romero.
Sarà l’unico acuto del centravanti biancorosso.
Si gioca tantissimo tra le due aree con il Piacenza che prova ad attirare l’Arezzo per poi ripartire in velocità, ma l’assetto tattico dei nostri è buono e non si registra nessuna nota a verbale fino alla punizione di Di Molfetta che chiama all’intervento Pelagotto (anche se, come detto sopra, la palla era probabilmente fuori dallo specchio) .
Un minuto dopo un rimpallo stile primo gol della Carrarese mette Sestu in condizione di calciare da dentro l’area.
Sulla pressione di Pinto però il tiro del 7 locale finisce largamente a lato.

Ripresa:
parte a testa bassa la squadra di Franzini che al 3° ha la palla più nitida.
Corradi la mette in mezzo dal vertice sinistro del fronte d’attacco locale e la palla arriva pulita sui piedi di Pergreffi che la calcia da difensore tra le braccia accoglienti del nostro portiere.
Al 15° belle percussione di Berlocco che fa fuori 4/5 amaranto e poi cerca l’assist per un compagno : in qualche modo la sbroglia Foglia.
Da lì in avanti il Piacenza cala il ritmo ed ecco l’uno-due che stende i padroni di casa griffato Sala e Brunori.
Da lì alla fine ci prova l’undici emiliano ma non trova la via della porta per l’accorta e feroce applicazione tattica dell’Arezzo.
Corsa finale sotto la curva e magone per l’emozione… grande vittoria ragazzi! 
Prestazione da incorniciare per Sala, Basit e Buglio.
E ora, come dice il mister, avanti con la prossima…

Photo credits: team comunicazione S.S. Arezzo

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