“Percorsi del Sacro dall’Altomedioevo all’Età moderna”, nuovo itinerario al Museo Archeologico del Casentino

L’apertura del nuovo progetto sarà l’occasione anche per ricordare, a dieci anni dalla scomparsa, la figura di Piero Albertoni, compianto membro del Gruppo Archeologico, cui proprio il Museo di Bibbiena è stato intitolato nel 2013.
Francesco Trenti, Direttore scientifico del Museo Archeologico spiega: «La sala “Cherubini” si configura come ideale compimento dell’esposizione museale ed è dedicata a un percorso che dalle decorazioni lapidee delle prime chiese altomedievali arriva alla Pietà seicentesca della Mausolea donata dai Monaci Camaldolesi, passando per materiali rinvenuti negli scavi presso abbazie e monasteri casentinesi».
L’intervento sulla sala è stato ideato dai Laboratori Archeologi San Gallo, società cooperativa aderente a Confcooperative Toscana Nord, grazie alla collaborazione del direttore scientifico del Museo Archeologico, Francesco Trenti, del Gruppo Archeologico Casentinese e della Soprintendenza Archeologia belle arti e paesaggio. Il riallestimento della piccola sala, usata finora per mostre temporanee, è stato realizzato grazie a una campagna di crowdfunding online che ha raccolto la cifra necessaria. La sala è dedicata a un percorso che dalle decorazioni lapidee delle prime chiese altomedievali arriva alla Pietà seicentesca della Mausolea donata dai Monaci Camaldolesi, passando per materiali rinvenuti negli scavi presso abbazie e monasteri casentinesi.
Chiara Marcotulli presidente della cooperativa Laboratori Archeologi San Gallo spiega che la sala “affronta l’epoca medievale e, in piccola parte, l’età moderna. Finora il museo arrivava fino all’epoca antica, ai romani, e questa sala chiude il percorso cronologico del medioevo casentinese. Noi ci siamo occupati della cura dell’allestimento, dei testi e dei pannelli. Il filo conduttore è il tema del sacro, quindi vengono allestite opere scultoree e ceramiche, ma anche monete che vengono da contesti sacri soprattutto da pievi del Casentino. I testi dei pannelli spiegano l’evoluzione del cristianesimo nel Casentino, affrontando il tema dell’incastellamento, della diffusione degli edifici ecclesiastici e delle vie di pellegrinaggio che caratterizzano questa parte della Toscana”. Laboratori Archeologi San Gallo è una cooperativa di archeologi specializzati nel medioevo che si occupa di ricerca storica e archeologica, ma anche di comunicazione e divulgazione dei beni culturali.
Francesca Nassini, Assessore alla Cultura commenta: «Un nuovo progetto culturale che arricchisce il patrimonio bibbienese, che arricchisce in egual misura la nostra comunità. Vivere in un luogo che valorizza la memoria, la conserva e ne fa un punto di partenza per costruire il proprio futuro, credo rappresenti qualcosa di molto importante per il periodo che stiamo attraversando. Il Museo Archeologico del Casentino, sul quale abbiamo investito e continuiamo ad investire, questo nuovo progetto significa rinnovamento, ulteriore apertura all’esterno, significa camminare a fianco della propria comunità. Nel contesto dei lavori al palazzo comunale stiamo restituendo all’antica bellezza e fruibilità anche il giardino antistante la struttura che nel prossimo futuro potrà essere utilizzato in varie forme soprattutto per gli eventi promossi dal museo stesso. La struttura inoltre funge anche da punto informazioni e da punto tappa della Via Romea Germanica, due aspetti che ne stanno strutturando un ruolo più ampio e più centrale per la vita e la cultura del nostro territorio nei prossimi anni».
L’allestimento, ideato dai Laboratori Archeologi San Gallo grazie alla collaborazione del Gruppo Archeologico Casentinese, è stato reso possibile grazie all’organizzazione di un crowdfunding online e alle donazioni liberali dei visitatori del museo.
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