Politica
Podere Rota, i civici sangiovannesi: “Davanti mesi di lotta”

Anno nuovo, questioni vecchie verrebbe da dire. La paventata chiusura al 2021 della discarica di Podere Rota non c’è stata, da qui la nuova presa di posizione delle Liste Civiche Sangiovannesi che non lesinano mirate polemiche verso l’amministrazione comunale di Valentina Vadi:
“Volevamo iniziare questo nuovo anno – scrivono i civici – salutando la chiusura definitiva della discarica di Podere Rota e l’avvio della bonifica post mortem di quella che è la discarica più grande della Toscana. Dovremo invece subire chissà ancora per quanto i puzzi, il via vai di TIR stracolmi di spazzatura, gli avvelenamenti ed i problemi per la nostra salute. Ed anche nel 2022 siamo certi non sarà discusso e riconosciuto un indennizzo post mortem alla città di San Giovanni per i danni causati dalla discarica. Lo diciamo da tempo: un giusto riconoscimento economico legato alla chiusura visto il devastante impatto che la discarica ha avuto sulla vita dei Sangiovannesi è un dovere a cui la politica non dovrebbe sottrarsi. Ma siamo stati chiari sul fatto che dovremmo rifiutare ogni finanziamento per il disagio finché la discarica rimarrà aperta.
Non si svende la salute dei nostri concittadini per un piatto di lenticchie! Sembra invece che Il PD Sangiovannese ed il Sindaco Vadi preferiscono tenere in vita l’impianto per ricevere le elemosine dei Sindaci di Terranuova e di CSAI.
Non riuscendo per altro neanche a spendere bene i pochi euro arrivati dalla discarica , come dimostra il continuo rinvio dell’apertura della scuola di Oltrarno. Ricordiamocelo se il Partito Democratico vuole può chiudere la discarica e bloccarne l’ampliamento in 5 minuti! Ma evidentemente dal Presidente Giani al Sindaco Vadi dal consigliere regionale Ceccarelli fino al segretario Provinciale PD Ruscelli sembrano sordi alle richieste dei territori a tutela della salute e della qualità della vita. Avremmo voluto festeggiare tutti insieme l’arrivo del 2022 e la chiusura della discarica. Non c’è invece niente da festeggiare, ci aspettano ancora molti mesi di lotta”.