60 aretini a Olbia, la riprova che l’Arezzo non sarà mai lasciata da sola

Gli amaranto incroceranno le protagoniste di questa vergognosa vicenda dopo il 7 novembre (prima il recupero con la Pro Vercelli e poi la trasferta di Novara) e si potrebbe sperare che per quella data una soluzione, comunque insoddisfacente, sarà saltata fuori.
Nell’immediato però si pensa alla prima delle due trasferte sarde: quella di Olbia.
Le partite nel piccolo stadio intitolato al nostro conterraneo Bruno Nespoli tragicamente perito sul campo, non sono mai state facili.
I bianchi della Costa Smeralda, da quando sono tornati in C, hanno sancito un legame a filo doppio con il Cagliari (i presidenti sono partner in affari) che invia a farsi le ossa dalle parti di Golfo Aranci ragazzi promettenti o vecchie glorie legate alla terra sarda.
Il mix sta dando buoni risultati e negli ultimi due anni sono arivate una salvezza e poi un buon piazzamento con valorizzazione di alcuni ragazzi.
La linea è confermata anche in questa stagione, con Daniele Ragatzu a fare da trait d’union tra le varie versioni .
E’ sempre lui l’elemento più rappresentativo della squadra, un brevilineo veloce e bravissimo tecnicamente, che sa sempre creare grattacapi alle difese avversarie.
Buon inizio di stagione anche per la punta colombiana (proprietà Cagliari, ovviamente) Ceter, a segno tre volte.
L’Olbia viene da una insperata e galvanizzante vittoria a Carrara (3-4) dove ha rischiato tanto davanti alla forza dell’attacco dei marmiferi ma ha saputo anche sfruttare al meglio i varchi che il gioco di Baldini concede agli avversari. Significativo il fatto che, raggiunti sul 3-3 a poco dalla fine, i sardi non si sono affatto accontentati, ma sfruttando al meglio una ripartenza, sono andati a conquistare il rigore vittoria.
Insomma, un cliente difficile per un Arezzo che arriva però alla sfida in buona salute e con il morale alto. Le qualità dei ragazzi di Dal Canto sembrano quelle giuste per mettere in difficoltà i padroni di casa e la voglia di proseguire il buon avvio di stagione c’è tutta.
Per l’Isola è partito anche Basit, fermato da un malanno muscolare in settimana, che sarà a disposizione ma certamente non nell’undici di partenza.
Il tecnico sembra intenzionato a riproporre la formula offensiva vedremo se con Persano e Brunori dall’inizio o con Belloni al posto dell’ex Lecce.
Probabile attendersi un inizio aggressivo dell’Olbia, al quale si potrebbe rispondere con aggressività uguale e contraria, cercando di sorprenderne una difesa non irreprensibile.
Sugli spalti saranno in 60, che sono tanti considerato che siamo all’ottava giornata e la distanza da coprire è ben significativa.
La riprova che l’Arezzo non sarà mai lasciata da sola.