Politica
San Giovanni, la maggioranza vota a favore della convenzione sulla videosorveglianza. “No” da parte del centro destra

Un progetto realizzato grazie a una convenzione alla quale hanno già aderito molti dei comuni del Valdarno aretino e, tra questi, anche San Giovanni Valdarno tramite il suo gruppo maggioritario in consiglio comunale. A darne comunicazione proprio il centro sinistra sangiovannese che non manca, sul finale della nota, di mettere in risalto come su questo tema non ci sia stata l’approvazione del centro destra.
“Durante il Consiglio Comunale – si legge – abbiamo approvato la convenzione per la realizzazione del progetto di convergenza dei sistemi di video sorveglianza e tracciabilità targhe.
La convenzione insiste su un tema, quello della sicurezza, dove c’è già una grande normativa in materia: si pensi al D.L. 112/2008, al D.L. 114/2017 e soprattutto all’articolo 6 comma 7 del D.L 11/2009, che specifica che i comuni “possono utilizzare i sistemi di video sorveglianza in luoghi pubblici o aperti al pubblico”. Il fatto che sia specificato che “possono” e non “devono” ci fa capire quanto il comune di San Giovanni abbia investito nella sicurezza. Ciò è stato fatto in maniera lungimirante, in quanto la convenzione è stata stipulata con i comuni di Bucine, Cavriglia, Terranuova, Montevarchi, Castelfranco e Loro Ciuffenna.
La chiave sta proprio nel percepire e pensare al nostro territorio nel suo insieme. Infatti una visione di sicurezza che guarda solo ai confini comunali è a dir poco opaca. Questa convenzione, che prevede l’installazione di decine di telecamere, permette di salvaguardare la sicurezza dei cittadini valdarnesi, rimanendo fedele ai principi di scalabilità, efficienza ed economicità. Infatti la convenzione comporta una spesa davvero esigua per il nostro comune. Pensate che per l’assistenza e la manutenzione sono appena 16 mila euro in 3 anni.
Ciò permette di avere una banca dati presso il Ministero degli Interni, consultabile in tempo reale dal CPS. Così si realizzano 3 scopi:
1) fare da deterrente per le azioni criminose, ad esempio per i furti e le clonazioni delle targhe;
2) aiutare le autorità competenti;
3) migliorare le condizione di vivibilità dei cittadini.
Dato che anche il nostro territorio, che è molto vasto e difficile da presidiare, è stato vittima di questi odiosi reati, questa convenzione mira proprio a voler risolvere questa piaga, con una visione di insieme, per l’appunto lungimirante.
Ci sorprende che la minoranza in aula abbia votato contro a una convenzione del genere”.