Cronaca
A San Giovanni Valdarno l’ultimo saluto a Marco, il 32enne che amava i motori e tifava Sangio

Si terranno venerdì alle 15, presso la chiesa del Ponte alle Forche di San Giovanni, i funerali di Marco Gatto, 32 anni, che domenica scorsa sulle colline senesi, nei pressi di Radda in Chianti, ha perso la vita in sella alla sua moto che tanto amava e che nel suo piccolo, di certo, anche da lassù, non riuscirà più di tanto a maledire per la forte passione che da anni, ormai, coltivava per le due ruote.
Proprio Domenica pomeriggio, nell’ultimo giorno di ferie prima del rientro al lavoro ha conosciuto questa tragica fine tra lo sgomento di tutti. Familiari, amici, semplici colleghi di lavoro lo hanno ricordato e lo stanno tutt’ora ricordano sui social coi post dove lo troviamo sorridente, spesso proprio in sella alla sua moto, spensierato come tanti giovani della sua età che stavano costruendo un futuro. Lavorava come idraulico all’interno dello stabilimento di Prada in località Valvigna, lo faceva da qualche tempo per una ditta esterna che presta la propria opera per il colosso della moda e proprio a poche ore dal rientro in azienda, dove tutti l’attendevano come ogni mattina.
Un malore o una semplice distrazione: sarà solo l’autopsia a stabilirlo, ma a questo punto conta relativamente. Marco ha lasciato un vuoto importante tra gli affetti più cari e i suoi amici.
Originario di San Giovanni ma residente a Meleto, nel comune di Cavriglia, amava come ogni ragazzo della sua età vivere la vita e coltivare quella passione a due ruote che purtroppo l’ha portato via davvero da tutti. Frequentava anche il Virgilio Fedini, era tifoso della Sangio e quando gli impegni glielo permettevano non mancava di seguire gli azzurri. Tanto è vero che la Gradinata Marco Sestini, il cuore pulsante del tifo, frequentata da molti dei suoi coetanei, non ha mancato di tributargli un saluto con un post apparso nella pagina ufficiale del gruppo ultras. Ma non solo lì, un ricordo è stato fatto anche su “Sei Sangiovannese vero se…..” così come in tanti altri profili privati dei vari social dove l’incredibile, comune denominatore era il suo sorriso bello stampato in sella alla sua moto. “Non doveva finire così” si legge da più parti e come non essere d’accordo, un ragazzo di 32 anni pieno di vita, di voglia di vivere, strappato agli affetti più cari in un caldo pomeriggio di fine agosto. Talvolta, davvero, non esistono spiegazioni a queste tragedie.