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sabato | 05-07-2025

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Perché la Toscana è zona “rossa”?

“Con l’ordinanza del Ministero della Salutela Toscana è passata da zona “arancione” a zona “rossa”, con conseguenti ulteriori restrizioni alle attività e alla mobilità. Ripercorriamo  i vari passaggi, descritti in dettaglio nell’approfondimento, per capire le ragioni alla base di questo peggioramento nella valutazione della situazione epidemiologica nella nostra Regione. Il sistema si basa sul calcolo di 21 indicatori che vanno a valutare il livello di rischio per 4 principali ambiti: probabilità di diffusione, impatto sul sistema sanitario, resilienza territoriale e indice Rt.

Nel report della scorsa settimana n. 25 la Toscana presentava:

  • un rischio “ALTO” per la probabilità di diffusione
  • un rischio “BASSO” per la valutazione dell’impatto
  • la presenza di 3 ALLERTE rispetto alla valutazione della resilienza territoriale
  • uno scenario 3 per l’Rt (limite inferiore pari a 1.33)

La valutazione congiunta di questi 4 elementi aveva portato alla classificazione in zona “arancione”.

Con il report n. 26, relativo alla settimana dal 2 all’8 novembre, di cui riportiamo il quadro sintetico per tutte le regioni, la Toscana passa in zona “rossa” poiché è stato valutato:

  • un rischio “ALTO” per la probabilità di diffusione: aumento dei casi rispetto alle settimane precedenti e aumento dei focolai rispetto alla settimana precedente.
  • un rischio “ALTO” per la valutazione dell’impatto: 48% di occupazione delle terapie intensive (soglia al 30%) e 39% di posti in area medica (soglia al 40%).
  • la presenza di 2 ALLERTE rispetto alla valutazione della resilienza territoriale
  • uno scenario 4 (il più alto) per l’Rt: limite inferiore pari a 1.72, con valore puntuale di 1.8, il più alto d’Italia.

Per i dettagli sugli indicatori utilizzati, sulla definizione dei vari livelli di rischio associati a ciascun ambito e sui nostri commenti piuttosto critici a questo sistema, consulta il nostro approfondimento“.

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