Thursday Bigger, l’aretino Marco Baglioni trionfa a uno dei principali tornei di poker

“A livello monetario, per me, è stata la vittoria più importante”, ha detto Marco, “sono felice e soddisfatto del mio percorso”.

Spese folli? Marco risponde così: “La mia è una professione diversa. Non percepisco il cosiddetto stipendio fisso”. “Quindi”, dice Marco, “devo essere bravo a dosare i miei guadagni”.

“Mi alleno diverse ore al giorno. Nulla è improvvisato. Ovviamente la fortuna ha una buona componente ma occorre costanza e disciplina. Dove mi vedo tra dieci anni? Vorrei essere un imprenditore. È quella la mia aspirazione. Non provengo da una famiglia di giocatori di poker, i miei fanno altro. La mia passione è nata quasi per caso. Mi sono appassionato ai tornei e ho deciso di guardarli con un po’ più di attenzione e interessi. Ho iniziato a giocare e da lì ho approfondito la mia conoscenza verso un mondo che mi ha da subito appassionato. Cosa mi sento di dire ai giovani? Nulla è improvvisato. Serve uno studio attento e meticoloso. I risultati prima o poi arrivano”.

 

E sulla sua vittoria, Marco conclude così: ” È stata emozionante. Spero ovviamente ne arrivino altre”.