Ghinelli si batte per la Fiera Antiquaria. Dubbi sulla Città del Natale: “Non deve poterci sfuggire di mano” Video

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Secondo il nuovo Dpcm pubblicato la scorsa notte, dopo le ore 21 potranno essere chiuse al pubblico strade e piazze dove si creano assembramenti. “Non si può pensare di lasciare sulle spalle dei sindaci la responsabilità di chiudere o non chiudere parti intere di città, in concomitanza con le maggiori possibilità di assembramento. In realtà il provvedimento va preso quantomeno su base regionale, se non su base nazionale“, dichiara Ghinelli.
“Noi faremo quello che riterremo opportuno fare anche nei prossimi giorni ma al momento io non ho adottato alcun provvedimento restrittivo, perché spero e confido sempre sulla buona educazione, sull’amor proprio e sulla volontà dei miei concittadini di tenersi lontano dal Covid nella maniera più assoluta.
È un provvedimento di forte restrizione della capacità dei cittadini di relazionarsi. Ricordo che siamo in un momento particolarmente delicato, lo sapevamo che sarebbe arrivato. Ci stupisce molto che il Governo oggi ci dica, per quello che riguarda la pubblica amministrazione – che è uno dei temi più importanti – che sarà varato un provvedimento specifico per incrementare lo smart working. A parere di chi vi parla, questo sarebbe già dovuto avvenire nei mesi passati. Ci siamo fatti trovare impreparati. Ma non facciamo polemiche. Ci adeguiamo a una situazione difficile, pesante. Io invito i miei cittadini ad avere da un lato pazienza, dall’altro a pensare a fare in modo a non continuare a distribuirci questo contagio.
Stamani ho visto il prefetto, le ho fatto una richiesta espressa per quello che riguarda la Fiera dell’Antiquariato. Il prefetto non era molto convinta di poter dar corso a questo tipo di iniziativa. La Fiera dell’Antiquariato è di fatto una manifestazione a carattere nazionale. A mio modo di vedere, anche dal punto di vista della mera applicazione della norma c’è spazio per poterla effettuare nuovamente nei mesi a venire. Si tratterà di trovare il modo per far sì che il potenziale contagio non avvenga. Non vorrei mai dover rinunciare alla Fiera Antiquaria, quindi farò in modo di operare quei protocolli che la normativa ci richiede di verificare per consentire di farla”.
“Discorso abbastanza diverso”, aggiunge il primo cittadino, “è quello che riguarda la Città del Natale, sulla quale c’è un punto interrogativo. Di certo il Dpcm congela le cose fino al 13 novembre. La Città del Natale potrebbe essere possibile dopo quella data, probabilmente cominciando il fine settimana del 28 e 29 novembre”.
Nell’ipotesi in cui la manifestazione possa svolgersi, il sindaco propone un sistema di prenotazioni online per i visitatori. Dice Alessandro Ghinelli: “La questione è in questo momento sotto il vaglio sia dell’Associazione Commercianti che si occupa dei Mercatini tirolesi, sia della Fondazione Arezzo Intour che si occupa dell’installazione delle attrazioni al Prato, in piazza San Jacopo e altrove“.
“Si tratterà di capire se ci sono i margini sufficienti per un’iniziativa sicura e anche remunerativa per chi viene a proporre le attrazioni. La mia intenzione è di andare avanti con la Città del Natale, perché abbandonarla anche solo per un anno significa perdere la continuità e ritrovarci poi a ripartire non dico da zero, ma quasi. Non deve poterci sfuggire di mano: questo è il must che abbiamo condiviso con il prefetto e sul quale si sta alacremente lavorando”.
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