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venerdì | 18-07-2025

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Imbrattano case e monumenti, poi postano il video della “bravata” su Instagram Ar24Tv/Foto

Sono almeno quattro le abitazioni private trovate dai cittadini con delle scritte vergate in nero con bombolette spray insieme ad un bar pasticceria e due beni pubblici di valore storico ovvero la torre longobarda di Piazza Padella e la copertura dell’antico pozzo che sorge vicino alla stessa. Subito partite le indagini e identificati  gli autori grazie ad una preziosa testimonianza. La conferma da un video postato su Instagram in cui gli autori, giovani casentinesi residenti a Soci e a Bibbiena, di età tra i 21 e i 22 anni, ma con loro c’erano anche dei minorenni, si vantano di avere realizzato “capolavori”. In questi casi la sanzione è stabilita dall’articolo 635 del codice penale, “danneggiamento aggravato”, che prevede la misura della reclusione da 6 mesi a tre anni per i maggiori di età. Nel caso dei minori coinvolti, ne risponderanno i genitori, chiamati a risarcire il Comune di Bibbiena, i cui amministratori, Sindaco Vagnoli e assessori Caporali e Frenos, intervengono con decisione.

https://www.youtube.com/watch?v=tiCBEWkyDFU

Queste non sono ragazzate, ma atti di maleducazione e reati a tutti gli effetti. La denuncia è assicurata”.

Questo il commento deciso del Sindaco Filippo Vagnoli in riferimento agli imbrattamenti di beni pubblici e privati avvenuti a Soci la scorsa notte.

Il Sindaco annuncia azioni decise contro il “blitz” degli imbrattamenti a tappeto che ha coinvolto anche beni pubblici di valore e parla anche di nuove telecamere:

E’ già pronto il progetto per installare altre telecamere sia a Soci che a Bibbiena Stazione. Non possiamo permettere che queste cose rimangano impunite, sicurezza e decoro al primo posto”.

Matteo Caporali Vice sindaco rafforza il concetto espresso dal Sindaco:

Stiamo facendo azioni mirate a favore del decoro pubblico e non possiamo permettere che ragazzi giovanissimi contravvengano a regole civiche di rispetto delle cose che appartengono alla comunità e ovviamente a privati. La legge farà il suo corso essendo stati deturpati beni storici, ma quello che possiamo fare come comunità è quello di aiutarci a vicenda per contenere e scoraggiare atti del genere con segnalazioni alle forze dell’ordine. Ovviamente ci vuole anche la prevenzione che fa rima con educazione guarda caso e in questo le famiglie devono fare la loro parte”. 

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