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domenica | 07-12-2025

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Economia

Coronavirus, Aidda Toscana: “Imprese artigiane a rischio chiusura o infiltrazioni malavitose”

Il cuore del patrimonio socio-economico dell’Italia, rappresentato soprattutto dalle piccole e medie imprese, rischia di scomparire“, afferma Antonella Giachetti, vicepresidente vicaria nazionale AIDDA e presidente della delegazione Toscana. “Questo patrimonio ha bisogno, ora e subito, di sicurezza e supporto per non sparire, per non lasciare spazio ad operatori, principalmente esteri, di dimensioni globali o, peggio ancora, per non lasciare spazio alla possibile infiltrazione degli interessi della malavita organizzata“.

Per Giachetti puntare sulle eccellenze artigiane porterebbe a molteplici vantaggi: più prosperità del territorio, lavoratori più motivati e creativi, città più vive e più vivibili, a misura di cittadino, e un turismo più green e di qualità. “La Toscana deve fare grande attenzione a non perdere una grossa parte di tutte le aziende di eccellenza artigianale, di piccole e piccolissime dimensioni, cercando quindi di trovare risorse di supporto immediato concreto“, mette in guardia Giachetti.

Sostenere in questo periodo di crisi e di trasformazione le microimprese permetterebbe di ricollocare sul territorio le fasi produttive e di produzione di alcune tipologie di materie e semilavorati (anche attraverso la riconversione di attività a rischio di estinzione), per accorciare le filiere e rendere più resiliente il sistema nei momenti di emergenza come quello attuale. “La produzione della bottega valorizza l’artigianalità e la toscanità, è sostenibile, è riciclabile e mantiene le ricchezze sul territorio, aumentandone la prosperità e quindi la qualità della vita di chi ci abita e lavora“.

Incentivare le botteghe artigiane significherebbe anche creare servizi per un turismo che prediliga un’esperienza “di viaggio e di conoscenza“, quindi di maggior durata e di più alta qualità, l’esatto contrario di quel turismo mordi e fuggi che implica invece elevati costi e scarsi ricavi.