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lunedì | 02-06-2025

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Matteo Pes, di tante passioni e interessi, il ricordo degli amici. L’ultimo saluto di Arezzo giovedì in Duomo

Un giovane di tante passioni e interessi, iscritto alla facoltà di Storia dell’Università di Firenze e contemporaneamente impegnato nel mondo del lavoro in un bed and breakfast nel centro di Arezzo. 

Oltre all’alpinismo, Matteo Pes, 28 anni di Arezzo, era un grande tifoso dell’Arezzo e molto probabilmente la curva amaranto lo ricorderà nel corso dell’amichevole contro la Fiorentina di domani sera. Altrettanto faranno gli amici e compagni di squadra della Polisportiva San Marco La Sella, che intanto su Facebook hanno scritto: “Ciao Matteo. Ti ricorderemo per sempre per la tua voglia di lottare, per la tua voglia di vincere, per il tuo spirito di appartenenza, per il tuo sorriso“. Pes era impegnato anche in politica come militante di Casapound: “Riposa in pace, fratello nostro“, ha scritto su Facebook il leader del movimento Gianluca Iannone. 

Il disbrigo delle pratiche burocratiche è stato seguito dal consolato d’Italia a Ginevra in stretto raccordo con la Farnesina, in contatto con le autorità locali e con i familiari. Il rientro della salma del giovane precipitato domenica scorsa mentre stava scalando il Cervino è previsto per domani sera: il mezzo della Misericordia partirà stanotte da Arezzo diretto a Sion, in Svizzera, dove i genitori hanno effettuato la tristissima operazione di riconoscimento.

La camera ardente da domani sera alla Misericordia: i funerali saranno celebrati giovedì in Duomo.

Matteo Pes, insieme all’amico Francesco Sardelli, già rientrato ad Arezzo, aveva pianificato di raggiungere la vetta del Monte Cervino, la “Gran Becca”, quota 4.400 metri. Dopo 7 ore di scalata, mentre stava facendo il passaggio del ”Enjambee”, a 3.700 metri di quota, ha detto al compagno di cordata di essere stanco e  di volersi fermarsi a quota 3.800 metri, ma non ha mai raggiunto Capanna Carrel: è precipitato a 100 metri dal punto di sosta, lungo la Cheminée. La caduta, fatale, di 300 metri, dopo che Matteo ha perso l’appiglio ad una corda. A dare l’allarme il compagno di cordata, Francesco Sardelli, riuscito nel frattempo a raggiungere il punto di sosta Capanna Carrel. I soccorritori non hanno potuto far altro che constatare il decesso del povero Matteo.

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