Castiglion Fiorentino, battaglia sull’aumento Tari e imposta di soggiorno

Pubblichiamo la nota di Castiglioni nel cuore:
“Dopo il comunicato del 18 febbraio scorso, con il quale l’Assessore Sebastiani ci ha fatto percepire, cercando di indorarci la pillola ma senza riuscirci, i prossimi aumenti per la TARI, sabato 25, con un post sulla Pagina FB del Comune è comparsa un’altra chicca. Verrà introdotta nel prossimo consiglio comunale, a partire dal 1 giugno l’imposta di soggiorno per le strutture ricettive alberghiere ed extra alberghiere.
Ci sarebbero da fare tantissime considerazioni sulle ultime uscite dell’Amministrazione sui temi più svariati. Mentre tutta la giunta è intenta in azioni eticamente lodevoli, come quella di raccattare la spazzatura in giro per la campagna, attività a cui la stampa locale ha dato un ampio risalto nell’ultimo fine settimana, si è visto e sentito di tutto, affrontando con superficialità, sfrontatezza e consentitecelo, maleducazione, temi di assoluta rilevanza per la popolazione quali l’emergenza sanitaria e l’imposizione fiscale.
I temi dovrebbero giustamente essere separati e se possibile affrontati con serietà e competenza ovvero, qualora la politica non ne sia in grado anche tacendo e, semplicemente, riportando le comunicazioni ufficiali degli organi preposti. Ma figuriamoci se la “banda” Agnelli si faceva sfuggire un’occasione così ghiotta per comparire su giornali e social. L’aspetto che a noi preoccupa non poco è che ci pare che queste cose non siano il frutto del caso ma siano sfruttate ad hoc per far passare in sordina dei provvedimenti che, per far quadrare i conti, si sono resi necessari.
Aumentare la TARI dando la colpa a SEI TOSCANA potrebbe tornare in faccia al Sindaco come un boomerang se si dovesse verificare che, per esempio negli altri Comuni questi aumenti non si dovessero verificare o dovessero avere entità molto inferiori da essere considerate fisiologiche rispetto a quelli di Castiglioni, allora, sarà difficile poter continuare ad incolpare altri.
Per quanto riguarda l’imposta di soggiorno la situazione, se possibile è ancora più ingarbugliata. Noi non siamo contrari a priori e potremmo convenire che una simile imposta potrebbe avere un suo perché nel nostro territorio. Ma anche qui, come al solito le maniere, la tempistica e le motivazioni sono completamente sballate. Che senso ha mettere quest’imposta dal 1 giugno, a metà anno, quando le strutture hanno già le prenotazioni a prezzi concordati che dovranno necessariamente essere ritoccati, non si poteva pensare a introdurla per il 2021? Secondo noi non ha alcun senso mettere una simile imposta in un paese dove per esempio i musei continuano ad essere gratuiti. Non avrebbe più senso mettere un ticket per i non residenti? Inoltre dopo l’ultimo accordo con Monterchi, chi paga il biglietto nei musei del, non proprio vicino, museo in Val Tiberina potrà venire a Castiglioni e salire gratuitamente nella torre… non si comprende perché al contrario, chi verrà prima a Castiglioni, sempre gratuitamente, poi dovrebbe essere incentivato ad andare a Monterchi per pagare il biglietto per quei musei. Quale sarebbe il nostro vantaggio?
Scelte incomprensibili che, veicolate sempre sotto traccia, ci fanno nascere qualche dubbio. È normale secondo voi far pagare l’imposta di soggiorno per poi, con quei soldi tenere i musei gratuiti? Allora forse avevamo ragione nel dire che i musei gratuiti per i turisti avevano un costo per i Castiglionesi? E che adesso, non potendo tornare indietro smentendo tutto quello che è stato sostenuto in questi anni e andando contro le indicazioni del Professor Sgarbi siano costretti a mettere un’imposta per sostenere tali spese?
I modelli per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti scelti da questa Amministrazione non sono attagliati per costi e qualità dei servizi per il nostro territorio? Non fa nulla, i castiglionesi pagheranno di più, sono bravi e diligenti, poi se qualcuno si lamenta si da la colpa a SEI TOSCANA e tutto passa.
Come abbiamo già avuto modo di sostenere, i nodi stanno arrivando al pettine, la sensazione è che stiamo imbarcando acqua e ormai i palliativi per tirare a campare non funzionano più, ci vorrebbe un’amministrazione in grado di prendere delle decisioni e soprattutto di prendersi delle responsabilità, ma capite bene che tra serate di gala, giratine in bicicletta, scampagnate per provare le nuove griglie e produrre giustificazioni per scaricare le responsabilità sempre su altri, il tempo residuo per amministrare sia ben poco. Peccato, ci saremo aspettati un po’ più di coraggio dopo le pompose esternazioni post elettorali, ma evidentemente il consenso non da automaticamente le competenze e la voglia di lavorare e di assumersi delle responsabilità”.