Arezzo, dopo la caduta nell’amara Maremma c’è tempo per sistemare i meccanismi. Con un Gori in più

In panchina li guida l’ex difensore del Pisa Masi, uno che i campionati li sa vincere, ma che continua (chissà perché) a stazionare nelle serie minori. Detto questo però, l’Arezzo ci ha messo abbondantemente del suo. Dopo l’esordio scintillante contro il Lecco, gli amaranto hanno peccato di determinazione, precisione e forse presunzione. Beccato il gol dopo tre solo giri di lancetta (più che probabile il fuorigioco dell’avanti della Pianese anche prima che Corrado svirgolasse malamente la palla rimettendolo in gioco) i ragazzi di Di Donato avevano tutto il tempo per recuperare il risultato. La manovra così fluida contro i blu celesti la scorsa settimana si è però inceppata.
Chiuse in raddoppio le corsie esterne, in affanno in mezzo al campo dove il 4-2-4 se quelli davanti perdono palla con continuità diventa un massacro per la mediana costretta in affanno permanente (ed in debito d’ossigeno da un certo punto in poi), l’Arezzo ha compicciato poco e male, tanto che il portiere di casa non è praticamente mai dovuto intervenire se non per osservare conclusioni a lato o neutralizzare lunghi traversoni inutilizzabili per mancanza di peso offensivo. Dietro, la linea a quattro è stata spesso tagliata fuori dai lanci a scavalcare della Pianese e se è vero che il più delle volte quelli in maglia bianconera erano in fuorigioco, altrettanto vero è che certi rischi vanno contenuti, perché avversari di maggior levatura magari i tempi di inserimento non li sbagliano.
Di Donato a fine gara ha ammesso correttamente i limiti di interpretazione dei suoi e lamentato l’assenza di un uomo come Dell’Agnello, ingaggiato ormai da 10 giorni ma inutilizzabile per le tenaglie del rapporto tra fidejussione e monte ingaggi. Si è atteso forse troppo per sfoltire i ranghi, cullati dalla partenza sprint della prima di campionato, rinviando le operazioni in uscita alle ultime ore di mercato. Fortunatamente lo staff dirigenziale sotto questo aspetto è di assoluta sicurezza, così oltre a sistemare i sovrannumero, ci siamo concessi anche il prestito di un giocatore che è più di una promessa. Da poche ore è ufficiale l’ingaggio di Gabriele Gori e adesso lì davanti con lui e Dell’Agnello le soluzioni possono essere parecchie. Abbiamo 15 giorni di tempo per preparare la trasferta di Crema e fare in modo che sia la più dolce possibile. Dopo l’amara maremma ci vuole proprio.
Photo Credits: profilo Facebook Gabriele Gori