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mercoledì | 31-12-2025

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Attualità

Teatro Signorelli, botta e risposta a Cortona: proprietà, lavori e futuro al centro del confronto

Il futuro del Teatro Signorelli continua ad animare il dibattito pubblico a Cortona. Dopo l’intervento del sindaco Luciano Meoni, arriva la replica ufficiale dell’Accademia degli Arditi, mentre dai social si aggiungono le prese di posizione del consigliere comunale di opposizione Andrea Vignini e di Teodoro Manfreda. Al centro, la questione della proprietà, delle limitazioni di capienza e degli interventi necessari per restituire piena funzionalità a uno dei simboli culturali della città.

Meoni: “Il Teatro Signorelli non è di proprietà del Comune”

Il sindaco ha voluto anzitutto chiarire la natura giuridica del bene:
«Un chiarimento doveroso rispetto alle voci circolanti da giorni – premette Meoni –. Il Teatro Signorelli non è di proprietà del Comune di Cortona. Noi siamo comproprietari, abbiamo i nostri millesimi: la sala Pavolini, i negozi sottostanti, il porticato».

Entrando nel merito delle limitazioni attuali, Meoni spiega che la riduzione dei posti non è una scelta politica ma una conseguenza tecnica:
«Il teatro viaggia con numeri ridotti di spettatori perché non rispetta le normative. In particolare mancano alcuni accorgimenti legati al CPI, il certificato di prevenzione incendi. Per questo oggi si assiste a una riduzione dei posti».

Lavori, stallo e limiti di spesa

Secondo il primo cittadino, la situazione è bloccata dalla necessità di interventi strutturali:
«Il teatro necessita del rifacimento del tetto. Oggi c’è uno stallo continuo da parte degli Accademici e questo porta il teatro a funzionare con una capienza ridotta. Eppure il Signorelli è un bene dell’intera comunità cortonese».

Meoni chiarisce anche i confini dell’azione amministrativa:
«Ad oggi non possiamo spendere soldi pubblici se non per la parte di nostra competenza rispetto alla totalità dell’intervento. Farlo sarebbe un danno erariale».

E smentisce con decisione le voci di una possibile chiusura:
«È falso che vogliamo chiudere il teatro. Ci sono organi superiori a noi che impongono il rispetto delle norme. Se oggi vediamo una riduzione dei posti, è solo per motivi tecnici e di sicurezza».

La proposta del sindaco: proprietà al Comune e Fondazione

Per uscire dall’impasse, Meoni avanza una proposta articolata:
«Vorremmo fare un passaggio di proprietà dall’Accademia degli Arditi al Comune di Cortona. In questo modo l’amministrazione potrebbe accedere a finanziamenti per realizzare i lavori totali».
E aggiunge: «La nostra è una proposta saggia, che riconosce all’Accademia quanto fatto fin qui. Siamo pronti a fare la nostra parte, lasciando inalterato l’uso dei palchi».
Lo scenario finale, nelle parole del sindaco, è quello di una governance condivisa: «Una Fondazione con dentro Comune e Accademia. È probabilmente la migliore soluzione possibile».

Teatro Signorelli a capienza ridotta, Meoni: “Il Comune è pronto all’acquisto e a fare i lavori”

La replica dell’Accademia degli Arditi

Con un comunicato ufficiale, l’Accademia degli Arditi replica alle dichiarazioni circolate nei giorni precedenti, precisando lo stato dei lavori e l’impegno in corso:
«L’Accademia degli Arditi informa la cittadinanza che sta lavorando ormai da mesi sulla questione degli interventi di restauro del Teatro Signorelli».
Dopo il riconoscimento della personalità giuridica, il consiglio accademico – si legge – «ha subito affrontato la questione dei lavori di sistemazione delle strutture e di adeguamento interno», garantendo «la piena operatività del teatro per tutte le attività programmate».
Il punto centrale della precisazione riguarda l’estensione degli interventi: «I lavori di straordinaria manutenzione riguardano esclusivamente una parte accessoria del complesso teatrale (ex circolo operaio) e non interessano la copertura della sala e del palcoscenico, che non sono oggetto di rifacimento né inclusi negli interventi programmati».
La chiusura è un impegno di metodo: «L’impegno straordinario attualmente richiesto sarà affrontato con responsabilità e determinazione».

Vignini: “C’è una sostanziale difformità”

Dai social, il consigliere di opposizione Andrea Vignini evidenzia una distanza tra le versioni:
«Ciò che traspare chiaramente da questo comunicato… è una sostanziale difformità con quanto affermato dal sindaco di Cortona durante l’ultimo Consiglio Comunale».
E pone una domanda netta: «Dunque, chi ha ragione?».
Vignini chiede trasparenza e confronto: «Auspichiamo che possa svolgersi al più presto un incontro pubblico tra le parti, possibilmente all’interno della competente Commissione consiliare».
La conclusione è un appello condivisibile da tutte le parti: «Cortona non può e non deve perdere il suo Teatro. Sarebbe un danno incommensurabile per la nostra storia e la nostra cultura».

Manfreda (Forza Italia): “Figli di un Dio minore”

Anche Teodoro Manfreda interviene con una riflessione di merito:
«Se come qualcuno sostiene si tratta di una disputa tra condomini, allora ognuno deve fare la sua parte. Ma è davvero questa la fattispecie?».
Il paragone è diretto: «Se quel tetto fosse stato quello di una scuola, l’amministrazione avrebbe lasciato gli studenti a casa per quasi un decennio? La risposta è no».
Per Manfreda, il tema va oltre la contabilità: «Non stiamo parlando di un tavolo da gioco, ma di arte, cultura, storia, tradizione e identità».
Pur riconoscendo il valore della proposta di una Fondazione, conclude: «Bisogna risolvere senza indugio il presente. Dal 2017 ad oggi l’atteggiamento non è cambiato verso chi, alla prova dei fatti, è rimasto figlio di un Dio minore».

Un nodo da sciogliere

Il confronto resta aperto. Tra richiami alla legalità, precisazioni tecniche e appelli politici, emerge una richiesta comune: fare chiarezza, condividere dati e documenti e individuare una soluzione strutturale. Il Teatro Signorelli, patrimonio identitario della città, resta al centro di un passaggio decisivo che Cortona è chiamata ad affrontare con responsabilità e visione.

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