Cronaca
Capodanno, nessun botto è sicuro. Il decalogo salva-bimbi. Appelli di LEAL e LNDC, ordinanze nei Comuni aretini
“Nessun botto è sicuro”. Alla vigilia di San Silvestro, il messaggio torna netto e trasversale: riguarda la tutela dei bambini, la sicurezza pubblica e il benessere animale. A rilanciarlo è il pediatra Italo Farnetani, mentre le associazioni LEAL e LNDC Animal Protection intensificano gli appelli contro fuochi e petardi. Intanto, diversi Comuni aretini rafforzano i divieti con ordinanze e regolamenti, con l’obiettivo di prevenire incidenti, limitare il panico degli animali e garantire una festa più responsabile.
Farnetani: “No assoluto e tassativo ai fuochi per il Capodanno dei bambini”
È un divieto senza ambiguità quello ribadito dal pediatra Italo Farnetani: “No assoluto e tassativo a botti e fuochi di ogni tipo per il Capodanno dei bambini”. Pur definendosi un pediatra “liberale”, Farnetani rinnova il suo “divieto totale” ai giochi pirotecnici, richiamando anche i dati di Polizia di Stato sugli incidenti legati all’uso di prodotti pirotecnici.
Il bilancio del primo gennaio evidenzia un quadro che, pur senza morti, resta preoccupante: a inizio 2025 si registra un aumento generale dei feriti, con un incremento significativo dei casi gravi e, soprattutto, un aumento dei minori coinvolti, passati da 64 a 90. Numeri che, secondo Farnetani, vanno letti in modo chiaro: “Salvo eccezioni, gli incidenti nei minori dipendono da una disattenzione o da una mancanza di controllo da parte dei genitori e degli adulti in generale”.
Da qui il decalogo salva-bimbi, rivolto alle famiglie per ridurre i rischi durante i festeggiamenti:
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“Ricordarsi che non esistono fuochi d’artificio sicuri”: anche le “stelline” arrivano a 300 gradi; quindi il primo consiglio è non usarli.
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Se proprio inevitabili, solo prodotti legali con marchio CE e classificazione F1–F4.
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Bambini sempre lontani: fuochi orientati in alto e attenzione alla loro statura più bassa.
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Mai lanciare verso zone buie: non si sa chi o cosa si potrebbe colpire.
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Prima di accendere, verificare la posizione dei bambini e metterli in sicurezza: la disattenzione degli adulti è la causa più frequente.
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Mai far usare fuochi ai bambini, nemmeno sotto controllo, nemmeno quelli “innocui”.
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Tenere sempre un secchio d’acqua: per spegnere principi d’incendio o raffreddare subito un’ustione.
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Non raccogliere fuochi da terra.
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Non tentare di riaccendere inesplosi o difettosi.
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Mai usare armi e tenerle comunque ben chiuse e fuori portata.
Il filo conduttore resta uno: “Non esistono botti sicuri”. E la prima misura di prevenzione è la rinuncia.
LEAL: “Ogni anno un bollettino di guerra per gli animali”
Sul fronte della tutela animale, LEAL rilancia la campagna social “NO AI BOTTI”: il Capodanno, sottolinea l’associazione, coincide troppo spesso con una notte di terrore per animali domestici e selvatici.
Roberto Brognano, responsabile Maltrattamento e Randagismo di LEAL, mette in guardia contro la banalizzazione del fenomeno: “Non è più accettabile giustificare l’esplosione incontrollata di petardi e fuochi d’artificio come un innocuo folklore”. E aggiunge: “Ogni anno, i dati post-Capodanno parlano di un bollettino di guerra per gli animali, fatto di infarti fatali, fughe disperate e traumi gravissimi”.
Da qui l’appello alle istituzioni: “Servono con urgenza ordinanze anti-botti totali e non derogabili, supportate da controlli e sanzioni severe”. LEAL richiama le conseguenze più frequenti: tachicardia e arresti cardiocircolatori nei soggetti fragili, fughe e smarrimenti, investimenti stradali, ferite da panico, fobie e disturbi comportamentali. Per la fauna selvatica, l’impatto può essere devastante: disorientamento, collisioni contro edifici e cavi, traumi e morte.
Vademecum LEAL (7 regole)
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Tenere l’animale in casa.
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Chiudere finestre e tapparelle per attenuare rumori e lampi.
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Predisporre una cuccia in un luogo isolato e confortevole.
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Essere una presenza calma e rassicurante.
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Usare TV o musica a volume moderato per coprire i rumori esterni.
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Fuori casa: guinzagli anti-sfilamento o doppia clip, anche nei giorni precedenti.
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Microchip e medaglietta con contatti aggiornati.
LNDC: “Il botto che cambia tutto? È quello che NON fai.”
Sulla stessa linea, LNDC Animal Protection lancia un claim diretto: “Il botto che cambia tutto? È quello che NON fai.”. L’associazione chiede ai sindaci di vietare botti e petardi per ragioni di sicurezza e per proteggere gli animali, spesso “vittime silenziose del fragore di Capodanno”.
LNDC insiste sul punto: per gli animali non è festa, è incubo. Il fragore provoca panico, disorientamento, fughe e traumi; dopo la notte di San Silvestro aumentano le segnalazioni di smarrimenti e ferimenti. Le ordinanze, anche quando difficili da far rispettare, rappresentano per LNDC un segnale culturale ed etico, oltre che un deterrente.
Consigli pratici LNDC
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Non lasciarli soli e non tenerli all’esterno o legati.
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Creare uno spazio sicuro con oggetti familiari.
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Non forzare il contatto: se si nascondono, non costringerli.
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TV o radio a volume moderato per coprire i botti.
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Rimuovere oggetti che potrebbero ferirli in caso di panico.
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Identificazione: microchip e medaglietta; denuncia immediata se dispersi.
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Consultare il veterinario per soggetti anziani, cardiopatici o molto fobici.
Ordinanze e divieti nei Comuni aretini
Arezzo: stop ai fuochi nel centro storico e stretta su vetro e lattine
Ad Arezzo è stata firmata l’ordinanza che dispone, mercoledì 31 dicembre 2025 e giovedì 1 gennaio 2026, il divieto di accendere fuochi d’artificio e artifici pirotecnici (petardi e mortaretti) in tutta l’area del centro storico. Nello stesso perimetro si affiancano misure di sicurezza urbana: dalle 12 del 31 dicembre alle 7 del 1 gennaio divieto di vendita per asporto e somministrazione in contenitori di vetro e lattine in un raggio definito attorno a piazza della Libertà, oltre al divieto di portare e usare oggetti potenzialmente offensivi. Previste sanzioni fino a 200 euro.
L’assessore Giovanna Carlettini accompagna il provvedimento con un appello: “Desidero lanciare un appello a favore degli animali”, ricordando che “i botti di qualsiasi tipo spaventano cani, gatti e animali selvatici”, causando stress e rischi per la salute. E precisa che l’invito riguarda anche frazioni e campagne: “È più facile che lo spavento induca gli animali alla fuga, con il rischio di incidenti”. La conclusione è un richiamo di civiltà: “Rispettare il loro benessere sarebbe un segnale profondo di civiltà”. E, realisticamente, un consiglio operativo: tenere gli animali in luoghi chiusi e riparati in corrispondenza della mezzanotte.
Montevarchi, Capodanno 2026: divieto di botti, fuochi d’artificio, contenitori di vetro e lattine
Il Sindaco: “Senso di responsabilità e sensibilità di tutti, per festeggiamenti sicuri e rispettosi della comunità”
Il Sindaco si appella al senso di responsabilità e alla sensibilità di tutti i cittadini, affinché i festeggiamenti si svolgano in modo sicuro e rispettoso della comunità. Sono in vigore le ordinanze sindacali relative ai festeggiamenti di Capodanno 2026 che prevedono il divieto di accensione, lancio e utilizzo di prodotti pirotecnici e fuochi d’artificio nelle aree pubbliche del centro abitato del capoluogo e delle frazioni del territorio comunale di Montevarchi.
Il divieto sarà attivo dalle ore 18.00 del 31 dicembre 2025 alle ore 6.00 del 1° gennaio 2026, al fine di tutelare l’incolumità pubblica, il benessere di persone anziane, bambini e animali, nonché di prevenire danni al patrimonio pubblico e privato e il rischio di incendi derivanti dall’accensione incontrollata di articoli pirotecnici. Le misure sono adottate anche nel rispetto della tranquillità e del riposo dei cittadini.
Nello stesso arco temporale (dalle ore 18.00 del 31 dicembre 2025 alle ore 6.00 del 1° gennaio 2026), nel Centro Storico del capoluogo del Comune di Montevarchi, in particolare nelle seguenti strade e piazze: Piazza Vittorio Veneto, Piazza Mazzini, Piazza Umberto I, Via Cennano, Via Roma, Via Mochi, Piazza dello Sferisterio, Via Marzia, Via Isidoro Del Lungo, Via Poggio Bracciolini, Piazza Varchi, Piazza Magiotti, è fatto divieto di: vendita per asporto, somministrazione e introduzione di bevande di qualsiasi genere in contenitori di vetro e lattine di alluminio, in quanto potenzialmente pericolosi per la sicurezza e l’incolumità pubblica. La somministrazione di bevande in contenitori di vetro o in lattina di alluminio è consentita solo per il servizio seduti ai tavoli degli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande, o per la consumazione in piedi presso il bancone. Gli addetti degli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande dovranno vigilare del rispetto dell’ordinanza.
E’ anche vietato l’utilizzo di spray urticanti o dispositivi similari, che possono creare seri problemi alla sicurezza delle persone.
San Giovanni Valdarno: divieto di botti nel centro abitato e regole anti-vetro nel centro storico
A San Giovanni Valdarno, in occasione degli eventi di piazza, il sindaco Valentina Vadi ha firmato ordinanze per la sicurezza: nel centro storico è previsto il divieto di vendita e somministrazione in vetro e lattine nella fascia serale/notturna del 31 dicembre fino alla mattina del 1 gennaio, con obblighi di vigilanza per gli esercizi. Sul fronte pirotecnico, il divieto è esteso al centro abitato: vietato utilizzare materiale esplodente, petardi, botti, razzi e artifici simili nei giorni 31 dicembre e 1 gennaio, anche in aree private se con ricadute su spazi pubblici o terzi. Le sanzioni amministrative sono comprese tra 25 e 500 euro. (Sono inoltre previste modifiche alla viabilità per la notte di San Silvestro e per la corsa podistica del 1 gennaio 2026.)
Cortona: nessuna ordinanza ad hoc, il divieto è già nel regolamento
A Cortona non viene emessa un’ordinanza specifica per Capodanno perché, ricorda il Comune, il divieto è già stabilmente previsto dal Regolamento di Polizia locale: nei centri abitati è vietato accendere fuochi artificiali e compiere spari di qualunque tipo, incluse le ricorrenze di fine anno. Il richiamo è motivato dalla tutela del decoro e della serenità, con attenzione particolare a persone fragili e animali.
Castiglion Fiorentino: appello e sanzioni già previste dal regolamento
A Castiglion Fiorentino l’assessore alla Tutela degli Animali Francesca Sebastiani invita cittadini e visitatori a evitare accensioni e spari di materiale pirotecnico, soprattutto vicino a luoghi sensibili e in presenza di minori: “Il fragore dei botti rappresenta un vero e proprio incubo per gli animali”, con rischi di panico e fuga. Il Comune ricorda inoltre che il regolamento prevede il divieto di esplodere petardi o effettuare accensioni pericolose, con sanzioni da 75 a 500 euro, oltre a ulteriori sanzioni per comportamenti molesti o disturbanti la quiete pubblica.
2026 in arrivo, niente botti di fine anno a Cavriglia
Il Sindaco ha emesso un’ordinanza che vieta lo scoppio di petardi, mortaretti e materiale pirotecnico nella notte di Capodanno. La fine del 2025 è ormai alle porte e in queste ore, soprattutto in prossimità della mezzanotte, è tradizione festeggiare il Capodanno con lo scoppio di botti o di materiale pirotecnico legalmente in vendita. Una pratica pericolosa che può provocare danni e lesioni a cose o persone. Ed è proprio per evitare questo tipo di fatalità che il Sindaco di Cavriglia Leonardo Degl’Innocenti o Sanni ha emesso un’ordinanza che dispone appunto dalle 14 del 31 dicembre alle 7 del 1 gennaio 2026, queste le parole esatte del provvedimento, il divieto “di effettuare e far effettuare lo scoppio di petardi ed artifici similari e di ogni tipo di fuoco pirotecnico in luogo pubblico e nei luoghi privati da cui possono essere raggiunte o interessate direttamente aree e spazi di uso pubblico”. Con tale ordinanza inoltre, il Sindaco intende anche prevenire una serie di conseguenze negative che possono essere causate dai botti per gli animali, sia per gli effetti traumatici diretti che per quelli causati da panico o rumore.
Il punto comune: prevenzione e responsabilità
Dalle indicazioni mediche ai richiami delle associazioni animaliste, fino ai provvedimenti comunali, il messaggio converge: la prevenzione non è un dettaglio, ma una scelta. Per i bambini significa ridurre il rischio di ustioni, traumi e incidenti; per gli animali significa evitare panico, fughe, ferite e morti; per le città significa migliorare sicurezza, decoro e convivenza.









