Politica
Transizione energetica, Franceschelli: “Territori protagonisti delle scelte”
Si è svolto ieri, sabato 13 dicembre, al Boscatello di Castiglion Fiorentino, un incontro pubblico dedicato al tema della transizione energetica, alla presenza del senatore Silvio Franceschelli, parlamentare e sindaco di Montalcino. Al centro del dibattito lo sviluppo degli impianti eolici, agrivoltaici e fotovoltaici e il ruolo che i territori devono avere nella pianificazione energetica.
«La transizione energetica è un obbligo, ma va governata al meglio – ha dichiarato il senatore Franceschelli –. Sì, va bene farlo, senza se e senza ma, ma i territori devono essere protagonisti. I sindaci e gli amministratori locali devono avere un ruolo centrale, non le grandi compagnie». Secondo il parlamentare, la pianificazione non può essere lasciata a soggetti esterni, perché «il rischio è una crescita degli impianti non governata dai territori».
Franceschelli ha quindi rivolto un appello al Governo affinché la programmazione torni nelle mani delle comunità locali:
«Non vogliamo decisioni calate dall’alto. La Regione Toscana deve individuare linee guida chiare da trasmettere ai soggetti attuativi, Province e Comuni. Inoltre, le ricadute positive degli interventi energetici devono andare a beneficio di famiglie e imprese».
Nel corso dell’incontro è stato ricordato anche che in Parlamento è attualmente in discussione il provvedimento “Transizione 5.0”, che prevede il rifinanziamento delle CER, le Comunità Energetiche Rinnovabili, considerate uno strumento fondamentale per rafforzare l’autonomia energetica del Paese. «Ci stiamo battendo per questo», ha concluso Franceschelli.
Sul piano locale è intervenuto anche il consigliere comunale di Castiglion Fiorentino di Rinascimento Castiglionese, Paolo Brandi, che ha fornito un quadro aggiornato della situazione:
«Nel territorio comunale, ad oggi, sono state presentate 18 istanze per nuovi impianti fotovoltaici o agrivoltaici. Di queste, sei hanno già ottenuto parere positivo».
Brandi ha espresso una posizione articolata sul tema:
«Alcuni progetti sono assolutamente i benvenuti, come quelli nelle aree industriali, nelle cave dismesse o sui tetti dei capannoni. Altri, invece, lasciano molte perplessità, soprattutto quando vengono collocati nei campi agricoli, con tutte le conseguenze del caso».
Da qui il richiamo alla necessità di regole più stringenti:
«Oggi le norme sono fin troppo elastiche. E poi come possiamo parlare di sviluppo turistico?».
«Immaginiamo un turista che sale sulla Torre del Cassero e si trova davanti un mare di pannelli fotovoltaici in Valdichiana: sarebbe davvero questa la cartolina tipica della Toscana?»,
ha aggiunto Brandi. Proprio per questo, ha spiegato, è nato il confronto pubblico:
«Vogliamo avviare un dibattito vero, serio e aperto. Meglio discuterne ora, non quando la stalla è chiusa e i buoi sono scappati».




