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venerdì | 05-12-2025

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Cronaca

Mugnai assolto: “legittima difesa”

In nome del popolo italiano, la Corte di Assise di Arezzo ha pronunciato la seguente sentenza: visto l’articolo 530 c.p.p., assolve Mugnai Sandro dal delitto ascrittogli perchè il fatto non costituisce reato, avendo agito in stato di legittima difesa“.

La Corte d’Assise di Arezzo ha assolto Sandro Mugnai, 55 anni, riconoscendogli di aver agito per legittima difesa nella notte del 5 gennaio 2023, quando sparò e uccise il vicino di casa Gezim Dodoli, che stava devastando la sua abitazione con una ruspa nella frazione aretina di San Polo.
La sentenza, emessa dal collegio presieduto dal giudice Anna Maria Loprete, ha respinto la richiesta del pubblico ministero Laura Taddei, che aveva chiesto una condanna a quattro anni per eccesso colposo di legittima difesa.

La decisione chiude un procedimento complesso, segnato da più passaggi giudiziari e da valutazioni differenti nel corso dei mesi. Un primo giudice, infatti, non aveva accolto la richiesta iniziale di condanna a due anni e otto mesi, disponendo ulteriori indagini sull’eventualità di omicidio volontario. Successivamente, la magistrata Giulia Soldini aveva disposto la scarcerazione dell’imputato, riconoscendo già allora gli estremi della legittima difesa.

Mugnai, familiari e avvocati in lacrime

Alla lettura della sentenza, Sandro Mugnai si è lasciato andare ad un pianto liberatorio e agli abbracci con i familiari presenti in aula, per poi concedere alcune dichiarazioni:

Rimane che è toccato, purtroppo, sparare a una persona per salvarsi la pelle – ha detto, visibilmente scosso – sono cose che non si scordano, penso. Spero che da oggi inizi una vita più tranquilla“.

Commossa anche l’avvocata Marzia Lelli:

So quanto Mugnai non avrebbe fatto del male a nessuno se non fosse stato costretto, quindi è una soddisfazione, ma più che altro è una vittoria, credo, della giustizia“.

Piero Melani Graverini:

Noi abbiamo sempre ritenuto che era un processo che non doveva neanche nascere, ma siamo operatori, siamo quelli che vanno in aula, la fanteria”.

La tranquillità non torna più – ha detto il figlio Mattia Mugnai – perchè è stata tolta la vita a una persona. Mio babbo è consapevole di quello che ha fatto per difendere tutti, noi, la famiglia. Siamo contenti che oggi la giustizia abbia fatto quello che doveva fare: risolvere e dare verità a quello che è successo”.

Con la pronuncia di oggi, la Corte d’Assise chiude un capitolo giudiziario che per quasi tre anni ha diviso opinione pubblica e addetti ai lavori. Sandro Mugnai è stato assolto perché il fatto rientra nella legittima difesa. Una decisione che riconosce la drammaticità di quella notte e pone fine al lungo percorso processuale dell’artigiano aretino.

Le reazioni politiche

In una nota, Fratelli d’Italia Arezzo pone in risalto la strategia dell’avvocato Melani Graverini:

La linea difensiva, scelta con successo dall’avvocato Piero Melani Graverini (insieme alla collega Marzia Lelli), è risultata determinante. Graverini ha saputo convincere il collegio giudicante che, data l’azione del conducente dell’escavatore, l’abitazione era diventata una trappola senza vie di fuga. La reazione di Mugnai è stata considerata proporzionata e indispensabile per l’autodifesa e la tutela del domicilio“.

Mugnai, “assoluzione conferma il diritto alla legittima difesa. Decisiva la strategia dell’avvocato Graverini”

Alla lettura della sentenza era presente la deputata toscana della Lega Tiziana Nisini, che ha seguito da vicino il processo.

«L’assoluzione di Mugnai – dichiara Nisini – conferma un principio che sosteniamo da sempre: la difesa è sempre legittima. È stato riconosciuto che agì per proteggere la sua famiglia. Questa decisione ribadisce la validità della norma voluta dalla Lega e la necessità di tutelare le persone perbene. La legittima difesa non è uno slogan, ma un cardine della nostra civiltà giuridica.»

Lo afferma la deputata toscana della Lega Tiziana Nisini.

Mugnai, Nisini alla lettura della sentenza: “La difesa è sempre legittima”

Al fianco di Mugnai si erano schierati pubblicamente anche altri esponenti del mondo politico, tra cui l’ex generale leghista Roberto Vannacci, contribuendo a rendere il caso un tema di dibattito nazionale.

Oggi, a Arezzo, giustizia, è stata fatta, ma questo processo, non si doveva celebrare… La difesa è sempre legittima“,

ha commentato l’europarlamentare che immediatamente dopo la lettura della sentenza ha telefonato al Mugnai.

Vannacci va da Mugnai: “Ha difeso se stesso e la sua famiglia”

La vicenda ha avuto un forte impatto nella comunità di San Polo, mobilitata a più riprese, parroco Don Natale Gabrielli in testa, in fiaccolate e iniziative di solidarietà per esprimere sostegno a Mugnai.

San Polo schierata con Sandro Mugnai

La notte dell’Epifania: cosa accadde il 5 gennaio 2023

La ricostruzione emersa nel dibattimento ha riportato alla luce una sequenza di eventi rapida e drammatica. Erano circa le 20 quando Dodoli, 56 anni, raggiunse l’abitazione dei Mugnai mentre la famiglia era riunita per la cena dell’Epifania.

Secondo gli inquirenti, l’uomo si mise alla guida di una ruspa e iniziò a colpire le auto parcheggiate nel piazzale, travolgendone quattro, per poi dirigersi verso la casa: il mezzo sfondò parte della parete, facendo piombare nel terrore i presenti.

A quel punto Mugnai impugnò il suo fucile da caccia e sparò più volte in direzione della cabina dell’escavatore, uccidendo Dodoli.
Per la procura, quella reazione fu “precipitosa, avventata e sproporzionata”, pur riconoscendo la gravità dell’aggressione. Secondo l’accusa, infatti, il 54enne avrebbe potuto difendersi senza ricorrere all’esito mortale.

La Corte, però, ha accolto la versione della difesa: l’uomo si trovò in una situazione di pericolo estremo, in un contesto buio, isolato e con la propria famiglia terrorizzata alle spalle. In quelle condizioni — hanno sostenuto gli avvocati Piero Melani Graverini e Marzia Lelli — la reazione era l’unica possibile per evitare un danno ancora più grave.

Con la ruspa contro la casa dei vicini, preso a fucilate: ucciso un uomo di 57 anni – Foto