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martedì | 23-12-2025

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Sport

Due giovani di Rondine tedofori della Tregua Olimpica 

Viktorija e Bind i leader di pace che porteranno la Fiamma nella tappa che attraverserà Arezzo il 10 dicembre nell’anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani.

Arezzo  – Rondine Cittadella della Pace è stata scelta dalla Fondazione Milano Cortina 2026 tra i protagonisti della tappa aretina del Viaggio della Fiamma Olimpica dedicato alla Tregua Olimpica, uno dei più alti simboli di pace e riconciliazione della tradizione olimpica. A portare la fiamma il 10 dicembre 2025, giorno dell’anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, ci saranno anche due studenti di Rondine provenienti da popoli in conflitto, nemici, oggi impegnati in un percorso di convivenza e trasformazione creativa del conflitto: Viktorija, serba e Bind, Kosovaro.

La scelta dei giovani di Rondine risponde all’intenzione della Fondazione Milano Cortina 2026 di individuare, in ogni tappa del percorso, un “tedoforo della pace”: una figura o un’istituzione che rappresenti valori di dialogo, impegno civico e sostegno alle comunità.

La tappa di Arezzo nel giorno dei Diritti Umani

Dal 10 al 12 dicembre 2025, la Fiamma percorrerà la Toscana attraversando 18 comuni e 7 siti UNESCO. Il passaggio della Fiamma ad Arezzo –  terra che ospita Rondine e la sua esperienza di pace riconosciuta a livello internazionale – avverrà in una data altamente simbolica: il 10 dicembre, anniversario della proclamazione della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo. Una ricorrenza che lega profondamente Rondine alla propria storia:
nel 2018, per il 70° anniversario della Dichiarazione, il Ministero degli Affari Esteri italiano ha inviato Rondine alle Nazioni Unite come “esempio concreto” di promozione dei diritti umani. In quell’occasione fu lanciata la campagna globale Leaders for Peace, un appello – redatto dagli studenti di Rondine – per chiedere agli Stati membri dell’ONU di investire nella formazione di giovani leader di pace e di inserire l’educazione ai diritti umani e alla gestione creativa dei conflitti nei programmi scolastici nazionali.

La campagna ha ottenuto il sostegno morale del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, di Papa Francesco, del Governo italiano, di numerosi Paesi e rappresentanze permanenti presso le Nazioni Unite, oltre alla collaborazione di enti e istituzioni internazionali. Rondine detiene, inoltre, status consultivo presso le Nazioni Unite (ECOSOC) ed è partner UNESCO.

I due tedofori: storie che costruiscono ponti

Viktorija, linguista e pedagogista serba, e Bind, economista kosovaro, vivono insieme alla World House, lo Studentato Internazionale di Rondine, dove giovani provenienti da Paesi in conflitto imparano a trasformare l’immagine del nemico attraverso la convivenza quotidiana, l’ascolto empatico e la formazione sui conflitti. Per entrambi, questo percorso non è soltanto un’esperienza formativa, ma un atto di coraggio personale: scegliere di condividere la vita con chi, fino a pochi anni fa, sarebbe stato considerato “l’altro”, “l’opposto”, “l’avversario”.
Viktorija porta con sé la forza mite di chi crede nel potere dell’educazione e della parola: nelle sue giornate a Rondine esercita l’ascolto profondo e la mediazione, con la speranza dichiarata di ispirare future generazioni di giovani balcanici a immaginare un domani diverso. Bind, con lo sguardo attento dell’analista e la creatività dell’imprenditore, ha scelto di mettere in discussione la narrazione del conflitto che ha accompagnato la sua infanzia, convinto che la pace possa esistere solo dove c’è dialogo, conoscenza reciproca e responsabilità.
Nel loro camminare insieme – tra studio, confronti, momenti difficili e sorprendenti scoperte – c’è l’essenza più autentica della missione di Rondine e lo spirito della Tregua Olimpica: la dimostrazione concreta che l’incontro può superare la paura, e che il coraggio di due giovani può parlare al mondo intero del potere del rispetto, del riconoscimento e dell’amicizia. Un messaggio che dal 1994 le Nazioni Unite ribadiscono ad ogni edizione dei Giochi, attraverso la risoluzione “Building a peaceful and better world through sport and the Olympic ideal”.

La Tregua Olimpica e il viaggio della fiamma

Ripristinata in epoca moderna e sostenuta dalle Nazioni Unite, la Tregua Olimpica – approvata con risoluzione ONU il 19 novembre 2025 – invita tutti i Paesi a sospendere le ostilità da una settimana prima dell’inizio dei Giochi Olimpici fino a una settimana dopo la fine dei Giochi Paralimpici.
Pur non essendo sufficiente a fermare i conflitti in atto, la risoluzione rappresenta un segno politico e culturale di grande valore, soprattutto nel contesto internazionale attuale segnato da guerre e tensioni.

Il Viaggio della Fiamma – accesa il 26 novembre nell’antica Olimpia – è uno dei progetti centrali con cui Milano Cortina 2026 intende promuovere la Tregua Olimpica, selezionando in ogni tappa figure capaci di raccontare la forza dello sport nel costruire ponti e favorire la pace e che oggi vede anche i giovani leader di pace di Rondine promotori di questo messaggio ricordato anche dal Presidente della Fondazione Milano Cortina 2026, Giovanni Malagò, ai tedofori: “Ogni vostro passo ricorderà al mondo il potere dello sport di costruire ponti, abbattere barriere e creare insieme un futuro più sano e sostenibile.”

Rondine Cittadella della Pace

Rondine è un’organizzazione internazionale impegnata nella riduzione dei conflitti armati attraverso la diffusione del Metodo Rondine, una metodologia educativa che permette di trasformare il conflitto in modo creativo e positivo.
Nata in un borgo medievale vicino ad Arezzo, Rondine forma ogni anno giovani leader provenienti da contesti di guerra affinché diventino promotori di dialogo e riconciliazione nelle proprie comunità.

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