Politica
Rinascimento Castiglionese: “Riprendiamoci la Casa della Salute”
Castiglion Fiorentino –
Il gruppo consiliare Rinascimento Castiglionese lancia un appello netto e diretto sul futuro della Casa della Salute di Castiglion Fiorentino: “È tempo di riprenderci la Casa della Salute, perché appartiene a tutti noi”, scrivono i consiglieri in un documento che ripercorre la storia, le criticità attuali e le richieste rivolte alla USL e all’amministrazione comunale.
Una storia di coraggio amministrativo
Il gruppo di minoranza in Consiglio comunale ricorda come, nel 2010, Castiglion Fiorentino avesse mostrato una visione più avanzata rispetto al panorama nazionale:
“Nel 2010 Castiglion Fiorentino non seguiva l’Italia: la guidava.”
Fu allora che Comune, Regione e ASL decisero di trasformare un ospedale destinato alla dismissione in una delle prime Case della Salute d’Italia, sottraendo l’edificio a ogni rischio di speculazione e restituendogli “un futuro fatto di cura, comunità e vicinanza”.
Quella scelta nacque dal dialogo tra medici di famiglia, operatori sanitari, volontari e amministratori. Una visione che anticipava di oltre un decennio il DM 71/2022, che oggi indica proprio quel modello come riferimento nazionale.
La struttura offriva già allora servizi all’avanguardia: assistenza proattiva e personalizzata, équipe multidisciplinari, medici e pediatri come ponte tra cittadini e sistema sanitario, assistenza domiciliare integrata, collegamenti con gli ospedali, telemedicina, personale presente sette giorni su sette, diagnostica, consultorio, dipendenze, medicina dello sport e molto altro.
“Poi qualcosa si è rotto”
Il documento però denuncia un progressivo impoverimento della struttura:
“Poi qualcosa si è rotto. I servizi sono diminuiti, il personale ridotto, gli spazi chiusi senza logica, il terzo piano lasciato al degrado, i parcheggi insufficienti.”
Criticità che, secondo il gruppo, si sarebbero consumate “nella indifferenza del Comune, che mai ha levato una voce di protesta”.
Il restyling PNRR: opportunità o rischio scatola vuota?
Oggi, grazie ai fondi PNRR, l’edificio è oggetto di riqualificazione. Ma Rinascimento Castiglionese avverte:
“Senza servizi adeguati, rischia di rimanere solo una scatola vuota.”
Da qui l’attenzione rivolta alle recenti parole del direttore della USL, che ha annunciato novità importanti:
“Da aprile attiveremo una rete di Case di Comunità Hub aperte H24 con servizi integrati: medicina generale, specialisti, continuità assistenziale, ambulatorio infermieristico e postazioni avanzate di soccorso.”
Una direzione che il gruppo definisce significativa, ma non sufficiente: dopo “anni di annunci rimasti sulla carta”, chiedono risposte certe, in particolare riguardo ai livelli di servizio, agli spazi interni e al tema del parcheggio, più volte segnalato come insufficiente.
“La comunità deve tornare protagonista”
Nel passaggio finale del documento, Rinascimento Castiglionese ribadisce disponibilità al confronto con le istituzioni sanitarie e politiche:
“Ribadiamo la nostra disponibilità a collaborare, come sempre, ma questa volta chiediamo che la comunità locale sia parte attiva.”
Un appello che vuole riportare cittadini, associazioni e operatori al centro delle scelte sul futuro della Casa della Salute: un presidio che, concludono, “appartiene a tutti noi”.




