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giovedì | 27-11-2025

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Politica

Via Fiorentina – Via Fratelli Lumière: via libera a tre edifici con destinazione direzionale, artigianale e commerciale

Arezzo – Consiglio Comunale 27 novembre 2025 / pratica urbanistica e atti d’indirizzo. Dopo le interrogazioni, l’approvazione di una pratica urbanistica illustrata dall’assessore Francesca Lucherini comporterà la realizzazione di tre edifici con destinazioni direzionale, artigianale e commerciale, sia all’ingrosso che al dettaglio, compresa la possibilità di realizzare una media struttura di vendita alimentare. Siamo nella zona tra via Fiorentina e via Fratelli Lumiere, “presso l’ex Uno A Erre, con implicazioni positive per la riqualificazione della zona. La superficie sfruttata scende da 21.000 a 9.000 metri quadrati, le percentuali di parcheggio sono rispettate”.

Alessandro Caneschi ha annunciato il voto di astensione del Pd “motivato proprio dalla proliferazione di strutture alimentari di questo tipo che sfugge a un’efficace pianificazione”. La delibera ha avuto 18 voti favorevoli e 7 astenuti mentre Michele Menchetti è stato l’unico contrario “in virtù di nuova cementificazione e consumo di suolo”.

Atto d’indirizzo di Fratelli d’Italia per l’istituzione della “Giornata del Rispetto” in conformità con la legge nazionale approvata il 17 maggio 2024. Nella presentazione Francesco Lucacci ha ricordato che “la giornata intende essere un segnale di prevenzione e contrasto al bullismo e al cyberbullismo e di promozione del rispetto come principio fondamentale nella società, nelle scuole e nelle istituzioni. L’ispirazione viene dall’esempio di Willy Monteiro, aggredito nel 2020 mentre difendeva un amico e per questo motivo deceduto. La richiesta al sindaco è quella di dare seguito alle previsioni normative nazionali e di fissare per ogni 20 gennaio tale giornata con iniziative e attività coerenti con le finalità previste. La data non è casuale ma corrisponde a quella di nascita della giovanissima vittima”. L’atto è stato approvato all’unanimità.

Atto d’indirizzo di Arezzo 2020 e Michele Menchetti sulle cosiddette PFAS (sostanze perfluoroalchiliche e polifluoroalchiliche) con richiesta di approvazione urgente di una legge che ne vieti produzione, utilizzo e commercializzazione. “Parliamo di ‘inquinanti eterni’ – ha ricordato Francesco Romizi – data la loro stabilità chimica, associati a effetti nocivi sulla salute, rilevati in diverse aree, inclusa la Toscana, e tipologie di acque superficiali e sotterranee. Chiediamo di conoscere lo stato dell’acqua del rubinetto e di quella distribuita in bottiglia nelle scuole e impegniamo il sindaco e la giunta a richiedere al gestore del servizio idrico e all’azienda Usl di effettuare analisi per quantificare la presenza eventuale di PFAS pubblicizzando i risultati. È auspicabile che la stessa Regione Toscana avvii un piano di monitoraggio capillare sul territorio”.

L’assessore Marco Sacchetti ha ricordato come “notizie sulla presenza di Pfas nelle acque abbiano interessato nei mesi scorsi anche Arezzo. I risultati delle analisi che abbiamo sollecitato hanno evidenziato come nella rete di acquedotto queste sostanze siano praticamente assenti. Questo perché l’acqua, come noto, proviene non dalle falde ma dall’invaso di Montedoglio, per sua natura non soggetto a fenomeni d’inquinamento. Inoltre, il territorio non è stato interessato da attività industriali, a differenza ad esempio del Veneto, che facevano uso di sostanze impermeabilizzanti in vari cicli produttivi, dalle pentole agli indumenti. Proprio perché non abbiamo questo genere di storia economica, anche le falde dovrebbero essere state risparmiate da queste tali. Giusto per tranquillizzare l’opinione pubblica. Ma di certo, il monitoraggio deve proseguire”.

Per Simon Pietro Palazzo “se le finalità dell’atto sono condivisibili, non implicano in ogni caso il coinvolgimento di competenze dell’amministrazione comunale. Se ci trovassimo a scuola verrebbe da dire: siamo fuori tema”. L’atto è stato approvato con 12 voti favorevoli e 6 contrari.

Illustrato da Roberto Severi, un atto d’indirizzo di Fratelli d’Italia ha inteso promuovere l’adeguamento al cosiddetto Building Information Modeling (BIM) negli appalti pubblici. Il BIM è un metodo di gestione delle informazioni relative all’intero ciclo di vita di una struttura edilizia, dalla progettazione alla demolizione, attraverso modelli digitali. “A partire dal 2025, l’obbligo del BIM entra pienamente in vigore per una vasta gamma di progetti pubblici, come previsto dal nuovo codice degli appalti. Dunque anche il Comune di Arezzo deve attivarsi tempestivamente per adottare un piano di formazione per il personale coinvolto nel BIM, redigere un atto di organizzazione per definire ruoli e responsabilità del personale e un piano di acquisizione e gestione dei software e hardware necessari, dotarsi di un ambiente di condivisione dati per la gestione del processo BIM, reperire risorse economiche e umane per l’adozione interna del metodo evitando l’affidamento esterno e i conseguenti maggiori costi. Per adeguarsi al meglio alle normative sull’uso del BIM negli appalti pubblici servono azioni organizzative, formative e d’investimento in tecnologie”. L’atto è stato approvato all’unanimità.

Mozione di Michele Menchetti per chiedere al sindaco di sostenere l’uscita dell’Italia dall’organizzazione mondiale della sanità “così come fatto da Stati Uniti e Argentina e come prevede un disegno di legge depositato in Parlamento con primo firmatario il senatore Claudio Borghi. L’OMS produce enormi spese ed è finanziata in maniera importante da fondazioni private e case farmaceutiche, un terzo del bilancio, oltre un miliardo di dollari, va al personale in forma di stipendi, un altro terzo in consulenze, poi c’è una buona fetta spesa per viaggi in giro per il mondo, 160 milioni, mentre per medicine e apparecchiature mediche in Africa sono investiti soltanto 45 milioni di dollari. Anche durante il Covid, l’OMS non ha svolto un ruolo efficace”. L’atto non è stato approvato ottenendo 7 voti favorevoli e 15 contrari, 4 gli astenuti.

Atto d’indirizzo di Arezzo 2020 sul conflitto israelo-palestinese e sulla necessità del riconoscimento ufficiale dello Stato di Palestina da parte del governo italiano. “Non possiamo non prendere spunto dagli eventi del 7 ottobre 2023 – ha ricordato Francesco Romizi – ovviamente l’attacco terroristico di Hamas contro civili israeliani. Dopo di che, la successiva risposta militare di Israele ha comportato le note e gravi conseguenze umanitarie nella Striscia di Gaza. Il Consiglio Comunale chieda dunque al Governo e al Parlamento di procedere al riconoscimento ufficiale dello stato palestinese, come fatto da altri Stati europei in questi mesi, nell’ambito di un vero processo di pace che parta da un cessate il fuoco duraturo e sfoci nell’avvio di una conferenza di pace sotto l’egida delle Nazioni Unite per garantire sicurezza e autodeterminazione a entrambi i popoli”. L’atto è stato bocciato con 11 voti contrari, 9 favorevoli e un astenuto.

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