Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors

lunedì | 17-11-2025

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors

Sport

Ravenna frenato a Livorno, Arezzo torna a comandare. Cutolo: “Percorso straordinario, ma la strada è ancora lunga”

Nella gara domenicale del 14° turno di Serie C il Ravenna non va oltre l’1-1 sul campo del Livorno. I labronici, rinvigoriti dal recente arrivo in panchina di Roberto Venturato, conquistano un punto prezioso in chiave salvezza e rallentano la corsa della capolista romagnola che recupera lo svantaggio iniziale. Al Picchi, padroni di casa in vantaggio con Gentile al 23’, di Spini il pareggio su rigore nella ripresa per i romagnoli.

A sorridere è l’Arezzo: forte del 2-1 ottenuto venerdì contro il Bra, la squadra di Bucchi torna in vetta alla classifica con 35 punti, staccando proprio il Ravenna fermo a 34. Sul terzo gradino del podio c’è l’Ascoli a 31 punti, prossimo avversario degli amaranto in una sfida ad altissima quota che si giocherà domenica 23 novembre alle 14:30.

Un sorpasso importante, dunque, che accende la lotta al vertice e prepara un finale di novembre tutto da vivere.

Intanto, all’indomani della vittoria sul Bra, Radio Sportiva ha raccolto le parole di Nello Cutolo, direttore sportivo dell’Arezzo. L’ex attaccante amaranto, oggi direttore sportivo, ha raccontato emozioni e prospettive di una stagione che sta regalando grandi soddisfazioni, ma che resta ancora tutta da vivere.

Un cammino da protagonisti

«Dall’inizio della stagione ci siamo dichiarati competitivi e, a mio avviso, stiamo facendo un percorso straordinario. La Serie C è un campionato difficilissimo, ma non dobbiamo fermarci: la strada è ancora lunga e serve continuare con questa mentalità», ha sottolineato Cutolo.

L’attacco più prolifico della categoria

Sul reparto offensivo, il direttore sportivo ha espresso grande soddisfazione: «Parlerei di un reparto ben assortito. Siamo il miglior attacco del campionato: Pattarello, Cianci, Tavernelli, Ravasio, Varela Dell’Aquila, sono attaccanti di prima fascia. Ma non mi fermerei solo a un settore: è tutto il gruppo che lavora sodo dal 6 luglio e sono convinto che ci siano ancora margini di crescita. Noi restiamo concentrati sul nostro percorso e sul nostro obiettivo».

Le avversarie e la lotta al vertice

Cutolo non nasconde la forza delle rivali: «È normale che stiamo lottando con squadre importanti come Ravenna e Ascoli. Credo che anche la Ternana possa inserirsi, insieme ad altre sorprese. Ma noi dobbiamo pensare solo a noi stessi: se continuiamo così, possiamo essere competitivi fino in fondo».

Emozioni dietro la scrivania

Dopo una lunga carriera in campo, Cutolo racconta il nuovo ruolo da dirigente: «L’aspetto emotivo è completamente diverso. In campo incidi in prima persona, da dirigente vivi emozioni differenti, ma devo dire che è molto più bello e affascinante. È il frutto di un grande lavoro condiviso con una struttura importante come l’Arezzo e con il presidente Manzo. Non si tratta solo di squadra, ma di un gruppo di collaboratori che lavora dietro le quinte in silenzio per raggiungere obiettivi importanti».

Giovani e futuro del calcio italiano

Infine, un passaggio sul tema dei vivai e delle difficoltà del calcio italiano: «È vero, c’è un deficit di ragazzi italiani pronti per il grande calcio, lo testimonia anche la mancata qualificazione ai Mondiali come successo in passato. Ma con l’avvento del presidente Marani e la riforma Zola si stanno aprendo prospettive sui giovani e sulle infrastrutture. Bisogna ripartire dai settori giovanili, dai centri sportivi e da quel calcio di strada che è venuto a mancare. L’Italia ha sempre prodotto giocatori straordinari: non credo che abbiamo perso questa capacità. Con il lavoro di tanti, nel medio-lungo periodo torneremo a ottenere risultati importanti».

Articoli correlati

Visualizza altri articoli