Politica
Dalla Regione al Comune: i Riformisti avviano il cantiere per una svolta ad Arezzo
Arezzo – La nomina della nuova Giunta regionale, con l’ingresso di Filippo Boni e il conseguente passaggio in Consiglio regionale di Roberta Casini, rappresenta un risultato rilevante per Arezzo e per l’intera provincia. Il territorio torna ad avere un ruolo centrale nelle scelte regionali, con figure in grado di interpretarne le esigenze e difenderne gli interessi.
L’Associazione dei Riformisti Arezzo esprime soddisfazione per l’attenzione che il Presidente Eugenio Giani ha riservato alla realtà aretina, riconoscendo la necessità di rafforzare la rappresentanza istituzionale dell’area.
Non un traguardo isolato, ma il frutto di un percorso collettivo
Pur esprimendo gratitudine verso il Presidente Giani, i membri dell’Associazione sottolineano che il risultato di oggi nasce da un lavoro di squadra.
Paolo Peruzzi, Fabio Gori e Alessandro Caporali dichiarano:
«Il successo politico che ha portato alla nomina di Filippo Boni e all’ingresso di Roberta Casini in Consiglio regionale è il risultato del lavoro complessivo della coalizione di centrosinistra e dei suoi candidati. È un traguardo raggiunto insieme, non il merito di singole individualità. Questo rafforza la nostra convinzione che l’unità e la responsabilità condivisa siano la strada giusta sia per la Regione che per la città di Arezzo».
I Riformisti ricordano inoltre che la loro associazione, composta da persone con storie e culture politiche comuni ma anche esperienze di delusione nei confronti del centrosinistra locale, ha scelto di rimettersi in gioco con spirito costruttivo per contribuire a un cambiamento reale nell’amministrazione cittadina.
Arezzo ha bisogno di una discontinuità
Secondo l’Associazione, la città vive difficoltà che non possono essere ignorate: degrado urbano, senso di insicurezza crescente, carenze nelle politiche sociali e giovanili, ritardi sulla sanità territoriale e sull’ospedale San Donato, scelte amministrative discutibili e investimenti mal gestiti, scarsa attenzione alle frazioni e al lavoro locale.
I Riformisti propongono un nuovo metodo di governo fondato su spirito di servizio, ascolto, collegialità e partecipazione dei cittadini. Nessun leaderismo solitario: serve una comunità al centro delle scelte.
Appello al centrosinistra: aprire subito il cantiere del cambiamento
In vista delle prossime elezioni amministrative, l’Associazione chiede con chiarezza che si apra una fase di confronto programmatico ampia e trasparente:
«Sollecitiamo il Partito Democratico, per la sua rappresentatività, a promuovere tempestivamente un incontro collegiale e aperto a tutte le realtà del centrosinistra. Dobbiamo definire insieme una piattaforma programmatica e individuare una proposta politica e civica davvero alternativa alla destra, fondata su competenza, ascolto e partecipazione. La città merita una svolta e non si può perdere tempo».
Parte il “Cantiere per il cambiamento”
A tal fine, l’Associazione dà avvio alla propria iniziativa politica:
«Diamo mandato ai nostri rappresentanti di avviare da subito i contatti con le forze politiche del centrosinistra, con le realtà sociali, con il volontariato e con la cittadinanza attiva. Vogliamo costruire insieme il Cantiere per il cambiamento e restituire ad Arezzo un progetto credibile, partecipato e all’altezza delle sfide che ci attendono».





