Cronaca
Elicottero precipitato, analisi tecnica e del profilo genetico sulle vittime: i funerali di Mario Paglicci in Duomo ad Arezzo
Prosegue l’inchiesta sulla tragedia dell’aria che domenica 9 novembre è costata la vita a Mario Paglicci, 77 anni, noto orafo aretino, e Fulvio Casini, 67 anni, imprenditore immobiliare di Sinalunga. I due amici erano decollati al mattino a bordo di un Agusta Westland e stavano rientrando da Venezia verso il centro volo Serristori di Castiglion Fiorentino, da cui erano partiti, quando l’elicottero è precipitato nella zona impervia del Poggio dell’Appione, comune di Badia Tedalda, al confine tra Toscana e Marche, venendo ritrovato lunedì 10 novembre in un’area impervia, difficile da raggiungere.
I vigili del fuoco hanno completato martedì 11 il recupero dei poveri resti operando in condizioni estreme, tra orografia aspra e scenari ancora segnati dall’incendio seguito all’impatto. Ad inizio prossima settimana è stato invece previsto il recupero di ciò che rimane dell’elicottero (nell’immagine principale, la carcassa da fermo immagine servizio del Tg1, ndr), poi spetterà agli inquirenti l’analisi tecnica del velivolo, necessario a stabilire le cause della tragedia.
Accertamenti medico-legali e identificazione tramite DNA
La magistratura, su disposizione del procuratore capo Gianfederica Dito, ha affidato al medico legale Mario Gabbrielli l’autopsia sui corpi di Paglicci e Casini. Per martedì è prevista anche la comparazione del profilo genetico con campioni ricavati da effetti personali dei due imprenditori per l’identificazione formale.
Solo una volta concluse le procedure sarà possibile procedere alla restituzione delle salme alle famiglie. Il funerale di Mario Paglicci sarà celebrato nel Duomo di Arezzo, probabilmente alla fine della prossima settimana. Anche la famiglia di Fulvio Casini si sta preparando alle esequie a Sinalunga.
Le indagini: nessuna pista esclusa
Il fascicolo aperto dalla Procura di Arezzo, coordinata dal procuratore capo Gianfederico Dito e dal sostituto Julia Maggiore, al momento è contro ignoti. Gli investigatori non escludono alcuna ipotesi, dal guasto meccanico improvviso, al malore del pilota (anche se questa ipotesi pare improbabile), dall’errore umano alle condizioni meteo avverse.
Al momento dell’incidente, la zona era avvolta da nebbia con visibilità ridotta, circostanza che potrebbe aver avuto un ruolo determinante. Non ci sono conferme nemmeno su messaggi inviati ai familiari rispetto ad un’avaria a bordo. L’assenza della scatola nera — non prevista su quel modello di elicottero — rende necessario ricostruire gli ultimi secondi di volo tramite GPS, transponder e registratori di bordo, se ancora leggibili.
Mario Paglicci
77 anni, imprenditore conosciutissimo nel panorama orafo aretino, Mario Paglicci era una figura di riferimento per il distretto e per la città.
Classe 1948, aveva iniziato la sua attività nel 1966, costruendo la Gimar un gruppo aziendale solido insieme al fratello Giancarlo. Il gruppo Paglicci oggi vale oltre 150 milioni di euro di fatturato e conta oltre 200 dipendenti.
Dinamico, intraprendente e innovatore, Paglicci era impegnato anche sul fronte dello sviluppo territoriale: tra i progetti più recenti, il recupero della ex clinica Poggio del Sole di Arezzo, intervento che stava seguendo in prima persona.
Appassionato di volo, si era avvicinato da anni al pilotaggio come passione personale e spesso ne parlava come a una forma di libertà dopo una vita trascorsa tra gestione aziendale e responsabilità.
La sua morte lascia un vuoto profondo nel distretto orafo e nella comunità economica aretina.
Fulvio Casini
67 anni, originario di Sinalunga, Fulvio Casini era un imprenditore immobiliare molto conosciuto tra Toscana e Umbria. Rappresentava la seconda vita professionale dopo esperienze precedenti nel settore commerciale.
Negli ultimi anni Casini aveva dato una grande spinta ai progetti immobiliari locali, con particolare attenzione alla riqualificazione e alla valorizzazione degli edifici esistenti, più che alla nuova edificazione. Un approccio che gli aveva fatto guadagnare stima anche negli ambienti istituzionali.
Amico strettissimo di Paglicci da molti anni, condivideva con lui la passione per il volo. Quel tragico giorno erano partiti insieme la mattina e stavano rientrando, come accadeva spesso nei loro spostamenti privati.
La sua scomparsa è un dolore profondo per la comunità di Sinalunga e per il tessuto imprenditoriale locale.





