Cronaca
Tragedia all’asilo nido di Soci: giubbotto impigliato ad una pianta, bimbo di due anni e mezzo muore soffocato
BIBBIENA – Una tragedia sconvolge la comunità casentinese. Intorno a mezzogiorno, un bimbo di due anni e mezzo è morto per soffocamento nel giardino dell’asilo nido comunale “Ambarabà Ciccì Coccò” di Soci, frazione del Comune di Bibbiena (Arezzo), in circostanze ancora da chiarire. La struttura, situata in via della Rena, è gestita dalla cooperativa Koiné, che da oltre 25 anni cura il servizio educativo per la prima infanzia nella frazione.
Secondo una prima ricostruzione dei Carabinieri, intervenuti immediatamente sul posto, il piccolo stava giocando all’aperto quando sarebbe rimasto impigliato con il giubbotto a un ramo. Il capo d’abbigliamento, stringendosi attorno al collo, avrebbe causato il soffocamento.
Le educatrici, accortesi subito di quanto stava accadendo, hanno dato l’allarme e iniziato le manovre di rianimazione, in attesa dei soccorsi. In pochi minuti sono arrivate le ambulanze del 118, mentre è stato allertato anche l’elisoccorso Pegaso, poi fatto rientrare dopo oltre un’ora di disperati tentativi di salvare il bambino, purtroppo risultati vani.
Sul luogo della tragedia si sono recati i Carabinieri, il personale sanitario e il sindaco di Bibbiena, Filippo Vagnoli, visibilmente scosso. I genitori del piccolo, una giovane coppia residente a Soci, avvisati della tragedia, si sono precipitati subito sul posto.
Gli altri bambini sono stati immediatamente allontanati e affidati alle famiglie. Il Comune di Bibbiena ha avviato la comunicazione con i genitori, informandoli che la struttura resterà chiusa almeno fino a lunedì prossimo.
La Procura di Arezzo ha aperto un’inchiesta per ricostruire la dinamica dell’incidente e accertare eventuali responsabilità. L’area del giardino è stata posta sotto sequestro e il personale della scuola, insieme ai responsabili della cooperativa, è a disposizione dell’autorità giudiziaria.
Una tragedia che ha gettato nello sgomento l’intera comunità di Socie e della vallata, dove la notizia si è diffusa in breve. Tutta la comunità si stringe attorno alla famiglia del piccolo, colpita da un dolore profondo e inimmaginabile, condiviso dalle operatrici dell’asilo.
Tragedia di Soci: il dolore di Koinè e la vicinanza alla famiglia. Il Sindaco Vagnoli dispone il lutto cittadino.
“La perdita di un figlio – si legge nella nota diffusa da Koinè – non è uno dei pochi o tanti dolori che la vita ci riserva. E’ il dolore assoluto, privo di consolazione e di rimedio. Non abbiamo frasi che possano lenire il dolore lancinante dei genitori e della famiglia del bambino che stamani ha perso la vita. La nostra vicinanza è motivata dal senso del nostro lavoro e della nostra missione: accogliamo i bambini quando sono piccolissimi, li aiutiamo a crescere, siamo insieme alle famiglie perché questo si realizzi nel modo migliore. Lavoriamo anche per anziani, non autosufficienti, persone fragili e per noi i bambini sono il sorriso, la gioia di vivere, il futuro di tutti. Per questo la tragedia di oggi è anche un nostro dolore perché sentiamo anche come nostri i bambini che ogni mattina ci salutano con un sorriso. Le nostre operatrici, colpite e sconvolte dalla tragedia, si sono messe a disposizione degli inquirenti per fornire ogni elemento che possa essere utile a capire cosa sia accaduto. Adesso possiamo solo dire che i genitori e la famiglia sono nei nostri cuori“.
Sui social il sindaco di Bibbiena, Filippo Vagnoli, ha espresso tutto il dolore e la commozione per la terribile tragedia avvenuta all’asilo nido Ambarabà Ciccì Coccò di Soci, dove un bambino di due anni e mezzo ha perso la vita.
“Siamo sconvolti da una tragedia che lascia senza parole – scrive Vagnoli –. In momenti come questo non esistono parole che possano dare conforto, solo rispetto, silenzio e un profondo cordoglio per la famiglia colpita da un dolore inimmaginabile.”
Il sindaco ha inoltre annunciato la decisione di proclamare il lutto cittadino:
“Ho disposto il lutto cittadino per testimoniare la vicinanza e l’abbraccio dell’intera comunità di Bibbiena a chi oggi sta vivendo l’angoscia più grande.”






