Cronaca
Elicottero precipitato: concluso il recupero delle vittime. Operazioni rese complesse dalla natura impervia del luogo
Si sono concluse nel pomeriggio di oggi le delicate operazioni di recupero dei corpi delle due vittime dell’incidente aereo avvenuto domenica scorsa tra i boschi dell’Alpe della Luna, nel territorio del Comune di Badia Tedalda (Arezzo), al confine tra Toscana e Marche.
L’elicottero, un Agusta Westland 109, era precipitato e poi andato a fuoco durante un volo di rientro da Venezia a Castiglion Fiorentino, causando la morte di Mario Paglicci, 77 anni, imprenditore orafo aretino, e Fulvio Casini, 67 anni, imprenditore senese nel settore immobiliare.
“Le operazioni di recupero – fanno sapere i Vigili del Fuoco di Arezzo – si sono concluse nel primo pomeriggio. Il contesto ambientale, caratterizzato da una fitta vegetazione e da forti pendenze, ha richiesto l’intervento di personale altamente specializzato del nucleo SAF (Speleo Alpino Fluviale) del Comando di Arezzo.”
Per raggiungere il luogo dell’incidente, i soccorritori si sono avvalsi del supporto aereo dell’elicottero Drago 125, con personale dei reparti volo dei Vigili del Fuoco di Cecina e Arezzo, che ha consentito il trasporto in sicurezza delle squadre e dei materiali tecnici necessari.
“Le salme delle vittime – prosegue la nota dei Vigili del Fuoco – sono ora a disposizione dell’Autorità giudiziaria, mentre l’area del disastro rimane sotto sequestro per consentire gli accertamenti tecnici.”
Le operazioni di recupero del relitto saranno invece effettuate nei prossimi giorni, su disposizione della Procura della Repubblica di Arezzo, che coordina le indagini in collaborazione con l’Agenzia Nazionale per la Sicurezza del Volo (ANSV).
Un lavoro complesso e delicato, reso possibile grazie alla sinergia tra reparti specializzati e alla professionalità delle squadre impegnate sul campo in condizioni particolarmente difficili.





