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lunedì | 05-05-2025

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Reddito cittadinanza: in Toscana tanti bocciati. Arezzo, disco verde per il 52,8% delle richieste

Sono complessivamente 60.834 le domande presentate in Toscana per il reddito di cittadinanza e ne sono state accolte 34.604, pari al 56,8%. Le domande respinte sono state 26.234, pari al 43,2%.

Lo rende noto Acli Toscana in base a dati Inps. Il presidente delle Acli della Toscana Giacomo Martelli sottolinea, in una nota, che “questi dati confermano i nostri dubbi della vigilia riguardo la possibilità che a restare esclusi dalla misura di sostegno fossero alla fine una porzione significativa anche tra i più bisognosi: nella nostra regione ci sono 62mila famiglie, pari a 140mila persone, che vivono in povertà assoluta e 59mila famiglie, pari a 110mila persone, che vivono in povertà relativa. E’ evidente che una buona parte di esse è rimasta esclusa dal reddito di cittadinanza“.

Ad Arezzo, spiega una nota, è stato accolto il 52,8% delle domande presentate (2.875 su 5.437), a Firenze il 48,8% (6.754 su 13.838), a Grosseto il 60% (2.409 su 4.015), a Livorno il 60,6% (4.456 su 7.354). E ancora, a Lucca è stato accolto il 59,9% (4.154 su 6.928), a Massa Carrara il 63,2% (2.919 su 4.617), a Pisa il 55,4% (4.183 su 7.542), a Prato il 49,7% (1.797 su 3.616), a Pistoia il 57% (3.224 su 5.663), a Siena il 50,6% (1.833 su 3.620).

In Italia, a livello provinciale, in valore assoluto, il pieno di richieste è stato fatto a Napoli (142.764, accolte nel 70% dei casi), Roma (87.425 domande, accolte nel 62% dei casi) e Palermo (63.691 domande, 73% di via libera). Subito dopo c’è Milano dove si registra meno di un terzo di richieste rispetto a Napoli (52.791 domande) e di queste ne sono state accolte il 56 per cento.

Nella maggior parte delle province più di una domanda su due tra quelle presentate è stata accolta, ma ce ne sono alcune in cui la maggior parte è stata bocciata. Record assoluto a Pordenone: su 3.375 domande ne sono state finora accolte 1.556 (46%). A seguire Modena (4.709 accolte su 9.820, 48%) e Reggio Emilia (su 7.193 domande presentate ne sonos tate accolte 4.709).

Solo tre Regioni, Veneto, Emilia Romagna e Toscana, al momento sono pronte a partire con la seconda fase del reddito di cittadinanza, relativa alla stipula dei “patti per il lavoro”. Con l’arrivo dei navigator, i Centri per l’impiego inizieranno a contattare i beneficiari del Reddito di cittadinanza per sottoscrivere il “patto per il lavoro” e attivarli nella ricerca di una occupazione. I nuovi operatori, assunti con contratti di collaborazione fino al 2021, dovranno sostenere un periodo di addestramento presso l’Agenzia nazionale per le politiche attive.

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