Cronaca
Macrì: “Addio Mario, grande amico e grande imprenditore”
Un ricordo commosso e autentico quello che Francesco Macrì ha affidato nelle ultime ore ai social per salutare Mario Paglicci, l’imprenditore orafo aretino scomparso nell’incidente in elicottero al confine tra Toscana e Marche.
“La notizia della scomparsa di Mario Paglicci mi ha profondamente colpito — scrive Macrì —. Mario era prima di tutto un caro amico, una persona autentica, generosa, con la quale ho condiviso momenti che non dimenticherò.”
Macrì ne traccia un profilo umano e professionale di grande spessore:
“È stato un imprenditore straordinario, uno di quelli che meglio hanno rappresentato l’essenza dell’imprenditoria aretina nel settore orafo: visione, energia, determinazione e la capacità di costruire valore attraverso il lavoro e la passione. Insieme al fratello Giancarlo, ai figli Gianluca e Maria, e ai nipoti Alessandra, Silvia e Paolo, ha dato vita a un gruppo industriale che ha portato il nome di Arezzo nel mondo, distinguendosi per qualità, innovazione e serietà.”
Il ricordo si fa poi personale, intimo:
“Mario aveva una forza vitale contagiosa. Sempre proiettato al futuro, curioso di tutto, capace di affrontare ogni sfida con entusiasmo e concretezza. Accanto all’imprenditore, c’era l’uomo delle passioni: innamorato dei motori, affascinato da tutto ciò che rappresentava movimento, libertà, velocità. Gli elicotteri erano il suo sogno a occhi aperti, una passione che viveva con intensità e competenza.”
“Ho avuto il piacere di volare con lui più di una volta, e in quelle occasioni ho potuto apprezzare non solo le sue straordinarie capacità di pilota, ma anche la serenità e la gioia che provava nel volare. Ricordo in particolare quando, molti anni fa, si mise gratuitamente a disposizione per le riprese di un film, pilotando il suo elicottero in una scena complessa: un gesto che racconta perfettamente la sua disponibilità, il suo coraggio, la sua generosità e il suo entusiasmo per la vita.”
Nel suo messaggio, Macrì sottolinea la perdita che la città di Arezzo subisce con la sua scomparsa:
“La sua morte rappresenta una grande perdita per Arezzo e per tutto il mondo orafo. Mario, insieme a Giancarlo e alla sua famiglia, è stato un protagonista vero della crescita economica della nostra città, un imprenditore che ha saputo unire il lavoro al sogno, la concretezza alla visione.”
Infine, un pensiero carico di affetto e riconoscenza:
“Mancherà a tutti coloro che lo hanno conosciuto, stimato e voluto bene. E mancherà profondamente a me e alla mia famiglia, perché era un amico vero, una persona speciale. Alla sua famiglia — a Giancarlo, ai figli e ai nipoti — va il mio più sincero abbraccio, insieme al sentimento di vicinanza e riconoscenza di tutta la nostra città.”
Il post si chiude con un ultimo saluto che racchiude il senso di un’amicizia profonda:
“Ciao Mario, buon volo.”





