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sabato | 08-11-2025

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Sport

Perugia-Arezzo, il derby senza tifosi amaranto. Bucchi: “Scelta spiacevole, ma rispettiamo le decisioni. Il calcio deve tornare ad essere per le famiglie”

Sarà un derby senza i tifosi amaranto quello in programma domani tra Perugia e Arezzo 14.30 allo stadio “Renato Curi”. Il Gruppo Operativo Sicurezza (GOS) ha disposto il divieto di trasferta per i sostenitori aretini, decisione poi confermata dal TAR dell’Umbria dopo il ricorso presentato dall’associazione Orgoglio Amaranto. Intanto gli ultras hanno fatto sentire il loro calore: cori, bandiere e fumogeni hanno colorato il cielo del centro sportivo “Le Caselle” dove l’Arezzo ha svolto stamani la rifinitura della vigilia in vista del derby.
Ma la decisione di lasciar fuori il tifo dell’Arezzo, come già successo a Terni, lascia l’amaro in bocca a tutto l’ambiente, soprattutto in una sfida dal forte valore simbolico e sportivo come quella del “Curi”. A commentare la situazione e a presentare la partita è stato Cristian Bucchi, allenatore dell’Arezzo, nella consueta conferenza stampa della vigilia.

“Arriviamo bene alla partita, nonostante qualche assenza”

Mister, come arriva la squadra a questo derby e che giudizio dà sul nuovo divieto di trasferta per i tifosi?
“Arriviamo bene alla partita – spiega Bucchi –. È stata una settimana intensa, con molto lavoro e diversi impegni ravvicinati. Avremo qualche defezione, ma dobbiamo essere bravi a convivere con le difficoltà: chi c’è sta bene e ha grande voglia.
Per quanto riguarda il divieto, sono situazioni spiacevoli. Il calcio, soprattutto nelle categorie minori, è meraviglioso perché consente alle famiglie di vivere insieme le partite. Rispettiamo le decisioni, ma dobbiamo riflettere: servono meno parole e più fatti, punendo chi non sa comportarsi. Solo così le famiglie torneranno allo stadio.”

“Mi aspetto un Perugia diverso, ma l’Arezzo farà la sua partita”

Che tipo di avversario si aspetta e come lo affronterete?
“Mi aspetto un Perugia con un’anima nuova. Le scelte fatte con Novellino, Gaucci e Tedesco hanno riportato entusiasmo e identità. Ho rivisto la curva piena e uno stadio partecipe: domani ci sarà un grande ambiente.
Affronteremo una squadra di valore, che ha iniziato in salita ma non è inferiore alle prime. Detto questo, noi siamo l’Arezzo: andremo al Curi per giocare la nostra partita, con coraggio e personalità.”

“Da Cianci e dagli attaccanti pretendo ancora di più”

Un giudizio su Pietro Cianci, dopo i gol delle ultime settimane?
“Il mio giudizio non cambia con i gol. Pretendo molto da lui, da Ravasio e da tutti gli attaccanti. Mi interessa la prestazione: essere dentro la partita, dinamici e centrati. Pietro ha bisogno di tempo per calarsi del tutto nella realtà aretina, ma sta lavorando bene.”

“Perugia è un ricordo speciale, ma per 100 minuti sarà un avversario”

Per lei sarà una partita particolare, da ex allenatore del Grifo. Che emozioni prova?
“Perugia per me è un capitolo importante: lì ho segnato i miei primi gol in Serie A da giocatore e ho vissuto una bellissima stagione in B da allenatore. È inevitabile provare emozione, ma per quei 100 minuti conterà solo l’Arezzo. Prima e dopo, resterà il piacere di aver fatto parte di quella storia.”

“A Perugia voglio vedere continuità e identità”

Che partita si aspetta e dove vuole vedere crescere l’Arezzo?
“Vorrei vedere continuità. Siamo a un terzo del campionato, le valutazioni vere le faremo più avanti, ma quanto fatto finora da Arezzo, Ravenna e Ascoli è straordinario. Dobbiamo saper vivere con la pressione, senza perderci la serenità.
In questo campionato può succedere di tutto: serve fare l’Arezzo, con ritmo e intensità, senza guardare gli altri.”

Assenti e curiosità

Chi non sarà disponibile domani?
“Oltre a Renzi e Dezi, mancheranno Dell’Aquila, che ha avuto un problemino al piede in Coppa, e Chiosa, che sarà con noi ma resterà a riposo.”

Ha sentito Tedesco in questi giorni?
“Non ci siamo sentiti, ma sarà un piacere ritrovarlo. Ha ragione quando dice che  l’Arezzo è l’avversario migliore possibile in questo momento: partite così caricano di energia e motivazione. Saranno aggressivi, noi dovremo rispondere con la stessa veemenza.”

“Lo stadio nuovo sarà un grande regalo alla città”

Un pensiero sul progetto del nuovo stadio?
“È una notizia bellissima per la città. La famiglia Manzo sta facendo qualcosa di straordinario: sarà un progetto aggregante, uno stadio da 13 mila posti moderno e vivo. Continueremo a giocare al ‘Città di Arezzo’, seguendo passo passo l’evoluzione dei lavori.”

Il ricordo di Giovanni Galeone

Un pensiero per Giovanni Galeone, recentemente scomparso.
“In queste ore mi sono commosso. Ho conosciuto Galeone ad Ancona, in un momento difficile. Era un esteta del calcio, fuori dagli schemi, diceva sempre che voleva sentire ‘il suono della palla, non il rumore’. Mi ha insegnato tanto: il piacere di vedere la mia squadra giocare bene. Un uomo e un maestro irripetibile.”

Domani al “Curi” si annuncia un derby carico di emozioni, anche senza la voce del popolo amaranto sugli spalti. L’Arezzo di Bucchi arriva con fiducia e carattere: il campo dirà se basteranno per espugnare Perugia e difendere il sogno in vetta.