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venerdì | 07-11-2025

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Mobilità

Linea Direttissima Roma–Firenze, proroga fino al 2027: soddisfazione dei sindaci del Valdarno, ma anche richieste di chiarezza e impegni concreti

Arriva la proroga per i treni regionali sulla Direttissima Roma–Firenze, che resteranno operativi fino a luglio 2027. La decisione è stata ufficializzata dall’Autorità di Regolazione dei Trasporti (ART), dopo un incontro a Roma tra le Regioni Toscana, Lazio e Umbria con Trenitalia e RFI.
Un provvedimento atteso da mesi, che assicura la continuità del servizio per i pendolari del Valdarno, ma che apre anche una nuova fase di confronto politico tra amministratori locali e Regione.

Chiassai Martini: “Un punto di partenza, non di arrivo. La Regione rispetti gli impegni”

Sulla questione è intervenuta la sindaca di Montevarchi, Silvia Chiassai Martini, che accoglie la notizia con soddisfazione ma anche con toni di forte richiamo alla Regione Toscana.
«Si tratta della formalizzazione di un atto già annunciato lo scorso settembre dal presidente dell’Autorità dei Trasporti, Zaccheo, relativo alla proroga per i treni regionali fino a giugno 2027 – spiega Chiassai Martini –. È un risultato atteso, frutto della mobilitazione del Comitato dei pendolari e di un lavoro personale portato avanti con il ministro dei Trasporti, che ringrazio per essersi attivato, riuscendo a risolvere un problema enorme per i pendolari del Valdarno».

La sindaca, tuttavia, avverte: «Questa proroga non rappresenti un punto di arrivo, ma un punto di partenza. Dal 2028 – prosegue – sulla Direttissima potranno transitare solo treni che viaggiano ad almeno 200 km/h, quindi serviranno i nuovi treni “Pop 200”. È indispensabile che la Regione rispetti il contratto di servizio firmato nel 2019 con Trenitalia, che prevedeva l’acquisto di 100 convogli di nuova generazione, il 90% dei quali avrebbe dovuto essere operativo entro il 2024.
Quel traguardo è stato disatteso, e le conseguenze le pagano i pendolari del Valdarno, che da anni subiscono disservizi e ritardi senza risposte adeguate».

Poi la stoccata finale: «Mi aspetto che la Regione si assuma le proprie responsabilità e garantisca la consegna dei nuovi treni entro il 2027. È una priorità per studenti e lavoratori, fondamentale per la mobilità quotidiana e la qualità della vita. Non ci saranno più alibi o proroghe: le tempistiche sono chiare, e la Regione deve farsene carico coi fatti».

Vadi: “Una buona notizia per i pendolari, ma servono risposte sui ritardi”

Soddisfazione anche a San Giovanni Valdarno, dove la sindaca Valentina Vadi, presidente della Conferenza dei sindaci del Valdarno aretino, definisce la proroga «un segnale importante per il territorio».
«Abbiamo appreso – spiega – che l’Autorità dei Trasporti ha concesso la proroga fino a luglio 2027 per i treni regionali sulla Direttissima, dopo aver preso atto dei ritardi nella consegna dei nuovi mezzi da parte di Trenitalia, che non ha ancora completato la fornitura dei convogli capaci di viaggiare a 200 km/h».

Un risultato, sottolinea Vadi, che arriva anche grazie al lavoro congiunto delle Regioni: «È la notizia che aspettavamo, frutto delle azioni e delle pressioni esercitate negli ultimi mesi da Toscana, Lazio e Umbria.
La proroga garantisce continuità ai pendolari del Valdarno, che ogni giorno si spostano verso Firenze o Arezzo. Allo stesso tempo, però, serve che Trenitalia rispetti gli impegni e consegni in tempo i nuovi treni».

La sindaca ricorda inoltre che «la Regione Toscana ha già applicato penali e sanzioni a Trenitalia, riconoscendole la responsabilità dei ritardi», e aggiunge: «Ringrazio la Regione per essersi fatta portavoce delle esigenze dei territori, ma ora è necessario un passo avanti anche sul fronte operativo».

“Bene la proroga, ma i disagi restano”

Entrambe le amministrazioni valdarnesi concordano su un punto: la proroga è una boccata d’ossigeno, ma non risolve i problemi strutturali del servizio.
«Se questa è una buona notizia per i pendolari, restano sul tavolo – conclude Vadi – le stesse criticità di sempre: ritardi cronici, disagi e scarsa comunicazione. Su questi aspetti chiediamo a Trenitalia risposte immediate e un miglioramento tangibile del servizio».

Una linea, quella Roma–Firenze, che resta vitale per il tessuto sociale ed economico del Valdarno. La proroga fino al 2027 evita per ora il rischio di tagli ai collegamenti, ma l’attenzione resta alta: la vera sfida, per istituzioni e aziende, sarà trasformare questa tregua in un’occasione per ripensare e rafforzare la mobilità del futuro.

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