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venerdì | 07-11-2025

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Cronaca

Criminalità: Milano, Firenze e Roma in cima alla classifica. Arezzo è 54ª, ma da noi le truffe sono di casa

Secondo l’Indice della Criminalità 2025 pubblicato dal Sole 24 Ore (Lab24, fonte: Ministero dell’Interno – Dipartimento di Pubblica Sicurezza), la provincia di Arezzo si colloca al 54° posto in Italia per numero di denunce ogni 100.000 abitanti, con un indice di 3.208,8 e un totale di 10.706 reati denunciati nell’anno.

Un risultato in lieve peggioramento rispetto al 2024, quando la provincia si trovava più in basso in classifica, segnalando un incremento di denunce in diversi ambiti, in particolare furti e truffe informatiche.

Il quadro nazionale

A livello nazionale, il primato delle città con la maggiore incidenza di reati spetta a:

  1. Milano, che si conferma in vetta con oltre 5.800 denunce ogni 100.000 abitanti;

  2. Firenze, seconda in Italia, con circa 5.600 denunce ogni 100.000 abitanti;

  3. Roma, terza, con oltre 5.200 denunce ogni 100.000 abitanti.

Milano, Firenze e Roma si distinguono per l’elevato numero di reati predatori, in particolare furti e truffe e per la maggiore concentrazione di fenomeni legati alla criminalità informatica e allo spaccio di stupefacenti.

La Toscana: un territorio in chiaroscuro

Nel confronto regionale, la Toscana mostra un quadro variegato:

  • Firenze (2ª nazionale) è la provincia con l’indice di criminalità più alto della regione;

  • Seguono Prato (7ª), Livorno (15ª) e Pisa (17ª);

  • Lucca si colloca al 28° posto, Massa Carrara al 36°, Pistoia al 43°, Grosseto al 49°;

  • Arezzo si posiziona al 54° posto, superando solo Siena, che è la provincia toscana più sicura, al 61° posto.

Nel complesso, quasi tutte le province toscane registrano un incremento nelle denunce rispetto all’anno precedente, confermando una crescita del 2-3% dei reati denunciati.

Arezzo: i reati più frequenti

Nel dettaglio dei singoli indici, la provincia di Arezzo presenta i seguenti posizionamenti:

  • Sfruttamento della prostituzione e pornografia minorile70ª (1,5 denunce/100.000 abitanti, 5 totali)

  • Lesioni dolose26ª (128,6 denunce/100.000 ab., 429 totali)

  • Danneggiamenti90ª (278,1 denunce/100.000 ab., 928 totali)

  • Incendi dolosi50ª (6,3 denunce/100.000 ab., 21 totali)

  • Furti complessivi54ª (1.203 denunce/100.000 ab., 4.014 totali)

  • Rapine29ª (37,2 denunce/100.000 ab., 124 totali)

  • Stupefacenti45ª (49,2 denunce/100.000 ab., 164 totali)

  • Truffe e frodi informatiche12ª (594 denunce/100.000 ab., 1.982 totali)

  • Estorsioni38ª (20,4 denunce/100.000 ab., 68 totali)

  • Danneggiamento seguito da incendio69ª (5,7 denunce/100.000 ab., 19 totali)

  • Contrabbando27ª (nessuna denuncia registrata nel 2025)

  • Usura48ª (nessuna denuncia registrata nel 2025)

I dati mostrano come Arezzo si collochi tra le prime 15 province italiane per truffe e frodi informatiche, un fenomeno in forte aumento anche a livello nazionale, con un +9% rispetto al 2024.

Meno rilevanti invece i reati di violenza, mentre si registra un incremento costante nei reati informatici e nei furti di veicoli o in abitazione, che restano tra le tipologie più diffuse.

Interpretazione: più denunce o più reati?

L’aumento del numero complessivo di denunce non necessariamente equivale a un peggioramento della sicurezza effettiva. Gli esperti sottolineano che una parte dell’incremento può essere attribuita a una maggiore propensione a denunciare da parte dei cittadini, anche grazie alla digitalizzazione delle procedure e alla crescente sensibilità verso i reati informatici e le truffe online.

Tuttavia, l’analisi complessiva conferma che Arezzo — pur non tra le province più problematiche — deve prestare attenzione alla criminalità economica e digitale, e rafforzare la prevenzione nei reati predatori di tipo urbano.

📊 Fonte: Il Sole 24 Ore – Indice della Criminalità 2025 (Lab24)
Dati elaborati su base Ministero dell’Interno – Dipartimento di Pubblica Sicurezza.

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