Cronaca
Arezzo, la grande esercitazione interforze di Protezione Civile
Arezzo – Si è svolta ieri, in vari punti del territorio comunale aretino, l’esercitazione comunale di Protezione Civile denominata Prometheus. Come ogni anno è stato coinvolto l’intero sistema di Protezione Civile del Comune di Arezzo secondo una stretta collaborazione interforze che ha visto funzionari del Comune protagonisti insieme a membri delle associazioni di volontariato operanti nel settore, tra queste: l’Arciconfraternita di Misericordia, La Racchetta, la CRI Croce Rossa Italiana, l’Associazione Nazionale Carabinieri, l’Associazione Sostenitori Operatori di Polizia.
Dal punto di vista pratico si è trattato di una combinazione coordinata di azioni e attività reali in grado di costituire simulazioni molto verosimili dei vari scenari che possono presentarsi in corso di calamità naturali, come lo sono – per esempio – quelle di carattere alluvionale.
In questi casi l’operatività comporta l’impiego di risorse umane, tecnologie, mezzi e strumenti solitamente utilizzati davvero in eventi calamitosi, dunque la simulazione è il metodo d’esercitazione più adatto per testare l’efficienza dell’intero sistema e per mantenerlo sufficientemente rodato da essere attivato in qualsiasi momento se ne presenti la necessità.
L’obiettivo di Prometheus 2025 è consistito anche nella verifica delle procedure d’allerta meteo, nella valutazione di funzionalità delle sale operative, nella vigilanza territoriale del reticolo idraulico minore, nelle operazioni di pompaggio di acqua in corso d’evento alluvionale, nell’assistenza alla popolazione, nel coordinamento e cooperazione con – e tra – le associazioni.
Un debriefing finale ha permesso di analizzare le attività svolte e i loro risultati, alla caccia di eventuali criticità, per ricavarne spunti migliorativi da introdurre nelle varie procedure, al fine ultimo appunto di mantenerne sempre alta l’efficienza in caso di attivazione per evento reale.
Una curiosità può aiutarci a comprendere meglio l’importanza sociale di queste “simulazioni multiscenario” ed è insita nel significato etimologico di “Prometheus” nonché nel celebre, omonimo mito. In primis diciamo che significa “colui che vede prima”, “colui che riflette prima degli eventi”. Potremmo dunque assimilarne il senso a quello di un “immaginatore”. E “immaginare scenari” per come si verificano poi realmente è appunto anche l’obiettivo primario di questa esercitazione.


























