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mercoledì | 05-11-2025

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Sport

Quando si dice la fede (viola)

Castiglion Fiorentino – Cronache di tifo e di speranza.

Vista la stagione non proprio esaltante, i componenti del Viola Club Castiglion Fiorentino hanno deciso che, forse, era arrivato il momento di puntare più in alto. Molto più in alto. Prima della gara di Vienna, infatti, dove erano presenti oltre 1200 tifosi gigliati – tra cui un nutrito gruppo di castiglionesi – i soci del club, prima dell’aperitivo, hanno chiesto l’intervento di Padre Taras, della parrocchia della Collegiata, per una benedizione speciale dei locali dove abitualmente si ritrovano in amicizia a seguire la Fiorentina.

Un gesto semplice, ma carico di speranza e di ironia, come solo i veri tifosi sanno fare: una preghiera collettiva, un segno di fede – calcistica e non solo – per chiedere un po’ di fortuna e magari qualche gol in più.

E, guarda caso, la “chiamata all’Altissimo” sembra aver sortito effetto. A Vienna, la squadra di Pioli ha finalmente brillato, imponendosi con un netto successo: Ndour nel primo tempo, poi Dzeko e Gudmundsson nella ripresa hanno firmato un 3-0 che ha fatto sorridere tutto il popolo viola.

Coincidenza? Miracolo? O semplicemente… un segnale che la fede, quando è sincera, può davvero smuovere qualcosa, anche in campo.

Al Viola Club Castiglion Fiorentino, intanto, sono convinti di aver trovato la formula giusta: uniti, tifosissimi e da oggi anche benedetti. Perché, in fondo, come dicono loro ridendo, “non sarà una preghiera in più a far vincere la squadra, ma non si sa mai…”.