Notiziario Aretino
Animali in fuga e dove trovarli

Anche ad Arezzo si sono regolarmente svolte le elezioni Regionali, con lo stesso entusiasmo di partecipazione e di votanti di una riunione di condominio di cinque appartamenti sfitti. È stato rieletto a larga maggioranza il Presidente Eu/Genio Giani, ma stavolta più che uscire da una lampada, gli è bastato uscire da un mini/bricco da latte per correggere il caffè. D’altronde l’opposizione in Toscana si era fidata delle “strategie” del Generale Vannacci, il quale è stato talmente trombato che se torna in caserma, con la tromba gli fanno suonare l’adunata, l’alza bandiera, l’inno di Mameli e il contrappello. E invece era meglio se gli facevano suonare solo il silenzio… ma senza tromba. Non a caso ad Arezzo e in Toscana ha preso più voti una suora di clausura che la Lega. Vista la trombatura, il Generale Vannacci ha chiesto di essere degradato a caporale, così gli ridanno gli anfibi, che se continua a aciaccare tutte ste merde, almeno non si sporca i pantaloni. Vannacci è comunque ancora parlamentare europeo (…) come lo è anche Ilaria Salis (…) qualora qualcuno si domandasse e chiedesse l’attuale peso dell’Europa nelle strategie internazionali.
Per tornare e concludere sulle elezioni Regionali ad Arezzo, di rilevante è stato l’episodio del ragazzo che, scomparso da Roma da alcuni giorni, è stato per fortuna ritrovato qua ad Arezzo ed esattamente al Seggio Elettorale del Bagnoro, dove, anche se non poteva farlo perchè fuori Regione, avrebbe voluto votare per Giani in quanto, come lui, amante dei tuffi e proprio al Bagnoro avrebbe voluto vederlo tuffarsi nel Valtina, unico corso d’acqua mancante a Giani nella sua collezione. Ci sarà tempo in questi 5 anni!
Sono cominciate le operazioni di demolizione della ex area Lebole e a controllare di persona i lavori si è recato di persona proprio Patrizio Bertelli, che di recente ha acquistato l’intera area. Oltre agli stabilimenti, quelle ruspe dovranno anche demolire gli oltre 20 anni di chiacchiere che su quell’area sono state fatte. Pare infatti che le ruspe hanno avuto a che fare, per buttare giù le promesse delle giunte comunali degli ultimi 20 anni. In alto dei droni controlleranno l’area durante i lavori… al contrario dei c/droni che in questi 20 anni non hanno fatto niente per cambiarla. Ma Bertelli non si ferma qui. In Via Albergotti, in pieno centro, oltre a dipingere di color oro e ridare splendore a Palazzo Carbonati, presto verrà realizzato un resort di lusso, a ridare vita a quei luoghi a due passi da Piazza Grande.
E ancora non è finita! Vista la durata, il Cantiere Via Fiorentina sarà brandizzato Prada, con tanto di divise per gli operai nel cantiere e segnaletica stradale in cui nei cartelli per deviare il traffico verrà scritto: “Ve lo dice anche Prada, fateve da una proda”. A Guido Monaco, quella tonaca che in piazza è continuamente macchiata, dai piccioni, verrà presto rifatta in stile Prada e vedremo se anche stavolta l’abito non farà il (Guido) Monaco. La coppa America di vela verrà fatta a Napoli, anche se una volta rimosso il guado provvisorio a Ponte Buriano potrebbe essere fatta nello storico percorso della Spollinata sull’Arno. Non ci stupiremmo se in futuro pure i sacchetti dei supermercati (che crescono come funghi) saranno griffati Prada. Il prezioso logo giustificherebbe, visti i prezzi, ciò che ci mettiamo dentro!
Continua ad Arezzo il fenomeno delle adozioni degli animali trovatelli per evitarli ai mattatoi. Dopo l’episodio del maialino Spirit, trovato ai Bastioni, salvato e affidato ad un allevamento in Val D’Orcia, ora c’è quello di un vitello scappato tra Monte San Savino e Ciggiano, (nella foto: “Nino”, il vitello in fuga dal mattatoio di Ciggiano) che se sarà trovato in vita, a differenza del fratello, non sarà abbattuto, ma su richiesta della Rete dei Santuari Animali Liberi, affidato anche lui (gli è stato dato anche il nome Nino) ad un allevamento che gli eviterà per sempre il mattatoio. Questa cosa che nell’aretino vengono spesso salvati gli animali, ha fatto il giro nella fauna locale stessa e che quindi di conseguenza si sta organizzando per cercare di far breccia sui cuori della gente. Già trovati nei boschi intorno ad Arezzo un paio di cinghiali con un biglietto in bocca con la scritta “Sono un trovatello. E poi le pappardelle alzano il colesterolo”. Poi una volpe con la scritta: “Ridò indietro gli zecchini rubati a Pinocchio”. E pure una pecora con la scritta “Faccio bene la pecorina” che ha avuto una super richiesta di adozioni (ma sarà bene chiarire l’equivoco). Poi una faraona con il biglietto “Sono pronipote di Tut Ank Hamen”, un piccione con la promessa “disposto a mangiare il limone per non cacare”, un agnello con la scritta “A Pasqua ve compro quattro uova dal Vestri” e lì accanto una gallina che diceva “già il culo me lo faccio per le uova mie… ma quelle del Vestri un ve le faccio c’acechi” e un maialino con nel biglietto “Mica è colpa mia se c’ho la mamma troia”. Fallito invece il tentativo di una delle ultime zanzare, che aveva scritto “Le punture ve le faccio io senza aspettare che vi diano l’appuntamento al Cup”.
Secondo ulteriori studi, Arezzo continua ad essere una delle città più care del centro Italia, anche all’inizio di questo autunno. In particolare la frutta, dove le mele costano talmente tanto che a comprarle per maturare i cachi, gli stessi cachi vien da mangiarli acerbi anche se alappano. Le castagne, per quanto costano, te gira i coglioni anche a castrarle. I mandarini sono più aspri quando li paghi che quando li mangi e le pere pensi se le sia fatte chi ha messo quei prezzi. Per quanto riguarda gli altri alimenti, il prezzo del pane è lievitato più che in forno; il prezzo della pasta con la scusa del grano ucraino e dei dazi di Trump, te butta giù a te prima de buttalla giù in pentola; il parmigiano te senti già grattato prima di metterlo in grattugia. E anche i prodotti non alimentari sono in continuo aumento, come la legna che te gira i coglioni che poi la devi anche bruciare, o anche la sega, che se non fosse per la vista, te merita fattela da te. Per non parlare dell’acqua, che grazie a Nuove Acque è più salata di quella che ancora devono trovare su Marte. L’unica cosa che in estate ad Arezzo non è aumentata sono i costi di ombrelli e sdraie in spiaggia… gli Etruschi a fondarla e costruirla lontano dal mare ci avevano visto lungo!
E per finire il proverbio della settimana: “Mettete dei fiori nei vostri cannoni, e più riflettori nei nostri lampioni”.