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domenica | 19-10-2025

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Politica

Ducci: “La regione riveda la delibera di attuazione della legge sulla rete pediatrica”

La Sindaca di Talla Eleonora Ducci, entra nel merito della vicenda che in questi giorni ha fatto discutere sindaci, associazioni – come Cuore di Bimbo- e reti di cittadini e cittadine sul testo della delibera regionale. La soddisfazione di tutti per l’avvio della fase operativa, oggi si scontra con la delusione nel leggere che il testo della suddetta delibera (delibera regionale 1417 del 29 settembre 2025), esclude di fatto tutta la Provincia di Arezzo e gran parte del territorio della Toscana, dalla sperimentazione del teleconsulto. Nella parte esclusa ci sono tante zone distretto come il Casentino, le cui famiglie sono costrette a servirsi o in modo inappropriato di pronto soccorso o a rivolgersi a professionisti a pagamento durante i fine settimana. Il corto circuito logico, ma anche politico e organizzativo, nasce dalla consapevolezza che la proposta associativa è diventata legge proprio per evitare tutto questo.

Alle voci come quella di Andrea Fiori Presidente di Cuore di bimbo, si aggiunge oggi anche quella di Eleonora Ducci Sindaca di Talla che è stata una delle promotrici della legge sulla rete pediatrica: “Con stupore e disappunto apprendo in queste ore che la delibera attuativa della legge sulla rete pediatrica, legge fortemente sostenuta da associazioni, cittadini e cittadine e da numerosi comuni, prevede l’attivazione del tele consulto solo nella ASL Toscana centro. Il messaggio che emerge dalla delibera è che il tele consulto sia qualcosa che riguarda solo la ASL Toscana Centro, mentre le altre quattro sperimentazioni dovranno farne a meno, contando solo sui medici in presenza. In realtà il tele consulto dovrebbe essere elemento di base e di partenza per tutte le sperimentazioni previste, e anzi essere in futuro condizione indispensabile per tutto il territorio regionale, come previsto dalla legge. Mi chiedo perchè sia stata fatta questa attivazione “al ribasso” di una legge che peraltro è stata spesa in termini politici durante la campagna elettorale come legge di civiltà e caratterizzante dell’evoluzione della nostra regione. Ai fini della buona riuscita della sperimentazione ritengo sia necessario rivedere questa previsione che snatura profondamente il contenuto della legge e rischia di compromettere la buona riuscita delle sperimentazioni”.

La fase applicativa della legge 44 del 2025, nata per rafforzare e rivitalizzare la Rete Pediatrica Toscana, prevede l’assistenza pediatrica anche nei weekend. Nata dalla proposta di iniziativa popolare presentata da più di 20 associazioni dei genitori insieme alle istituzioni comunali (25 consigli comunali si sono espressi positivamente al riguardo), la legge ha avuto il sostegno di più di 35.000 cittadini toscani con le loro firme.  Dopo un lungo percorso consiliare è stato approvato il testo finale all’unanimità. Il punto di equilibrio si è trovato nel prevedere una fase sperimentale di 6 mesi con il teleconsulto su tutto il territorio regionale da integrarsi con 4 postazioni di guardia medica pediatrica in presenza nel weekend e festivi che effettueranno un turno di 8 ore giornaliere al fine di ottenere il massimo numero di informazioni per arrivare al modello definitivo.

La legge prevede che alla fine delle sperimentazioni, entro il termine di sei mesi, la Regione debba individuare adeguate modalità per garantire la continuità assistenziale pediatrica sull’intero territorio regionale. Il periodo sperimentale dovrà servire proprio per raccogliere informazioni aggiuntive per capire il sistema migliore per l’integrazione fra i due modelli in sperimentazione di teleconsulto pediatrico e di guardia medica in presenza. Lo stesso testo di legge presume anche che la sperimentazione del teleconsulto sia fatta su tutto il territorio regionale.

Ducci conclude: “Anche qui il testo è chiarissimo e lo prevede senza porre restrizioni geografiche. Il prossimo assessore o la prossima assessora alla Sanità della regione dovrà mettere mano immediatamente a questa stortura, in un’ottica di rinsaldare la fiducia coi cittadini e le cittadine che hanno sostenuto questa proposta, così come il consiglio regionale dovrà vigilare sull’attuazione della delibera e delle sperimentazioni perchè nessun bambino e nessuna bambina della regione debba avere pregiudizio per la propria salute e presa in carico rispetto al luogo di residenza