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lunedì | 13-10-2025

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Ambiente

In Casentino una passeggiata progettante

Una mattinata di confronto sul campo, per osservare da vicino le opere realizzate, condividere buone pratiche e costruire, insieme, la visione delle attività future.

Sono gli obiettivi che hanno animato la “passeggiata progettante”, organizzata in Casentino dal Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno con i referenti del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, della Direzione Ambiente ed Energia – settore VAS e VINCA della Regione Toscana e del Reparto Carabinieri Forestali Biodiversità di Pratovecchio.

Il sopralluogo è partito dalle aree interessate dagli interventi realizzati nel corso del 2025 ed è stata l’occasione per pianificare in modo condiviso l’attività da inserire nel Piano 2026, attualmente in fase di redazione: il nuovo strumento di programmazione comprenderà sia le manutenzioni ordinarie, sia un piano di opere straordinarie per un totale di oltre 400.000 euro per le quali sono stati richiesti specifici finanziamenti.

La giornata è stata anche l’occasione per un aggiornamento sulle novità normative relative agli interventi in aree protette, a seguito della revisione della L.R. 30/2015, che introduce nuove regole, competenze, iter autorizzativi e misure di conservazione.

Tutti i partecipanti hanno espresso soddisfazione per i risultati ottenuti con gli interventi che, quest’anno, hanno interessato Fosso della Bernardina, Fosso di Camaldoli e Torrente Gorgone, dove sono state completate opere di manutenzione ordinaria su 7 manufatti idraulici.

“Tutti i lavori, progettati e diretti dai tecnici in forza all’Ente – spiega l’ingegner Enrico Righeschi del settore difesa idrogeologica del Consorzio – sono stati realizzati con l’impiego di materiali ecocompatibili, sono risultati in linea con gli obiettivi di sostenibilità ambientale e tutela del paesaggio e hanno rispettato biodiversità e i principi di conservazione degli ecosistemi, con attività preventive di recupero delle specie protette presenti nelle aree di cantiere.

“La passeggiata progettante – dichiara la Presidente Serena Stefani, che ha seguito personalmente il monitoraggio, insieme ai tecnici – si conferma così un modello di collaborazione virtuosa tra enti, capace di coniugare sicurezza idraulica, tutela ambientale e partecipazione attiva, ponendo le basi per una programmazione condivisa e responsabile a beneficio del territorio e delle comunità che lo abitano”.

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