Elezioni Regionali
Laura Chieli: “La nostra terra merita molto di più. È tempo di riportare Arezzo e le sue vallate al centro delle scelte regionali”

Cinquantatré anni, maestra di scuola primaria e amministratrice appassionata, Laura Chieli è candidata alle elezioni regionali nel collegio aretino con Fratelli d’Italia per Alessandro Tomasi. Consigliere comunale a Sansepolcro, consigliere dell’Unione Montana dei Comuni della Valtiberina Toscana e, nella passata consiliatura, consigliere provinciale di Arezzo con deleghe all’istruzione, alle politiche giovanili e al lavoro, Chieli porta in questa sfida la sua esperienza, la conoscenza diretta del territorio e un forte legame con la Valtiberina e l’intera provincia.
Cosa l’ha spinta a candidarsi per il Consiglio regionale della Toscana?
“Mi ha spinta il desiderio di fare qualcosa di concreto per la nostra terra, per Arezzo e le sue vallate. Da troppi anni siamo trattati come cittadini toscani di serie B. È tempo che la nostra provincia torni al centro delle scelte politiche e amministrative della Regione, e non più ai margini.
La nostra è una terra laboriosa, ricca di competenze e potenzialità, ma spesso dimenticata. Dopo 55 anni di egemonia di potere, abbiamo finalmente l’opportunità di cambiare: di dare alla Toscana un governo che ascolta, che decide e che valorizza i territori. Io mi candido per questo: per contribuire a una svolta vera.”
Quali sono le tre priorità che intende portare in Regione se eletta?
“La prima priorità è la Sanità Aretina, che rappresenta una vera emergenza. Occorre intervenire subito sull’ospedale San Donato e sui quattro ospedali periferici, per restituire ai cittadini servizi efficienti e di qualità.
La seconda priorità riguarda lo sviluppo economico. Serve un modello solido e sostenibile che crei lavoro vero, salari giusti e prospettive per i giovani. Oggi in Toscana ci sono oltre 44mila posti vacanti perché mancano tecnici specializzati: questo significa che dobbiamo investire nella formazione professionale e nella connessione tra scuole e imprese. E poi servono aiuti veri, non bandi farlocchi, per le piccole e medie imprese che tengono in piedi il tessuto produttivo.
La terza priorità riguarda le infrastrutture, specialmente quelle viarie e ferroviarie. Penso alla E78, alla tratta Arezzo–Sansepolcro, ma anche alla stazione MedioEtruria, che può essere una grande occasione di sviluppo se realizzata con equilibrio. Le infrastrutture non sono un fine, ma un mezzo: servono a combattere lo spopolamento, sostenere il turismo, migliorare i servizi e la qualità della vita, anche nelle aree interne.”
In che modo la sua esperienza personale e professionale può contribuire a migliorare la realtà del territorio aretino e toscano?
“Attraverso l’impegno e la dedizione, che mi accompagnano da sempre, ma anche grazie alle competenze amministrative e umane maturate negli anni.
Sono una maestra, quindi conosco bene il mondo dei giovani, i loro bisogni e la loro fame di futuro. E come amministratrice ho imparato che solo ascoltando e lavorando insieme si possono costruire soluzioni concrete.
Porto con me una visione che unisce l’esperienza istituzionale e la sensibilità educativa: due elementi che possono davvero fare la differenza.”
Come immagina il rapporto tra il governo regionale e i cittadini, in particolare nelle aree più periferiche o montane?
“Lo immagino come un rapporto onesto, diretto e costante. Un governo regionale non può limitarsi a comparire per i tagli del nastro o le passerelle elettorali.
Deve incontrare le persone, ascoltare i bisogni reali e costruire risposte concrete.
In questi giorni, girando per la dorsale appenninica, mi sono sentita dire spesso: ‘Lei mica farà come gli altri, che vengono a prendere voti e poi spariscono?’
E la mia risposta è stata sempre la stessa: ‘No, io non lo farò’.
Il mio impegno sarà quello di esserci sempre, non solo in campagna elettorale.”
Vuole lanciare un messaggio diretto agli elettori del collegio aretino?
“Chiedo ai miei concittadini di Arezzo, del Casentino, del Valdarno, della Valdichiana e della Valtiberina di votarmi per la mia caparbia e convinta appartenenza a questa terra.
Chi vota me vota sé stesso, perché finché avrò fiato mi batterò per il bene del nostro territorio.
Voglio una Toscana che riconosca il valore delle sue vallate, delle sue imprese, delle sue scuole e delle sue famiglie.
La nostra terra merita molto di più, e io sono pronta a impegnarmi con tutta la determinazione e la passione che mi contraddistinguono.”
Con il suo stile diretto e concreto, Laura Chieli porta nella competizione regionale la voce della Valtiberina e di tutto il territorio aretino, chiedendo una Toscana che ascolta, investe e non dimentica nessuno. Una candidatura che nasce dal radicamento, dall’esperienza e da un messaggio chiaro: “È tempo di cambiare davvero, e di restituire dignità e centralità alla nostra terra.”