Elezioni Regionali
Francesco Lucacci (Fratelli d’Italia): “Serve una Toscana che torni a funzionare. Basta ideologia, pensiamo a sicurezza, sanità e lavoro”

Avvocato, 52 anni, Francesco Lucacci è una figura di lungo corso della politica aretina. Attualmente consigliere comunale di Arezzo e consigliere provinciale, è stato presidente provinciale di Fratelli d’Italia dal 2017 al 2024 e milita fin dal 1998 nella destra italiana, con radici in Alleanza Nazionale. Dopo anni di impegno amministrativo, si candida per la prima volta al Consiglio regionale della Toscana con la lista di Fratelli d’Italia, portando con sé l’esperienza maturata nel territorio e una visione che punta su concretezza, efficienza e riforme strutturali.
Cosa l’ha spinta a candidarsi per il Consiglio regionale della Toscana?
«Mi ha spinto l’amore per la mia terra e la consapevolezza che la Toscana, e in particolare la provincia di Arezzo, stanno pagando un prezzo altissimo a causa di una gestione regionale disastrosa.
Le politiche del Partito Democratico hanno prodotto danni evidenti in ogni settore: dalla sanità alla sicurezza, dall’economia alle infrastrutture, fino alla gestione dei rifiuti. È tempo di cambiare rotta e di restituire ai cittadini una Regione che funzioni davvero, vicina ai problemi reali e non intrappolata in logiche ideologiche.»
Quali sono le tre priorità che intende portare in Regione se eletto?
«Innanzitutto, la realizzazione dei Centri di Permanenza per i Rimpatri (CPR), una misura indispensabile per affrontare con serietà il tema dell’immigrazione e della sicurezza.
Poi una riforma profonda della sanità, che elimini sprechi e inefficienze restituendo servizi di qualità ai cittadini.
Terzo, una riduzione concreta della burocrazia, perché oggi imprese, professionisti e cittadini sono soffocati da norme e vincoli che bloccano ogni iniziativa.
A seguire, ritengo fondamentali anche:
la riduzione delle tasse regionali;
la riforma della legge sull’urbanistica;
la realizzazione delle infrastrutture stradali e ferroviarie;
la revisione del piano dei rifiuti;
e una formazione professionale costruita insieme alle aziende del territorio, per creare lavoro vero e qualificato.»
In che modo la sua esperienza può contribuire al miglioramento del territorio?
«Ho una conoscenza diretta del tessuto sociale ed economico della nostra provincia.
Sono un avvocato e un amministratore con venticinque anni di esperienza politica alle spalle: ho visto da vicino come funzionano le istituzioni, e soprattutto come potrebbero funzionare meglio.
Voglio mettere questa esperienza al servizio del governo regionale per rendere la Toscana una regione più efficiente, concreta e competitiva.»
Quali sono, secondo lei, le principali emergenze che la Regione deve affrontare nei prossimi anni?
«La denatalità, che sta mettendo a rischio il futuro stesso del nostro territorio.
La crisi del settore produttivo, che richiede meno tasse e più libertà d’impresa.
La crescente spesa per la cura degli anziani, che va affrontata con una riforma strutturale della sanità.
Lo spopolamento delle aree periferiche e montane, che priva i territori di servizi e opportunità.
E infine, la lotta al dissesto idrogeologico, un tema che non può più essere ignorato.»
Quali sono, a suo avviso, le priorità per Arezzo e provincia?
«Occorre riportare un servizio sanitario decente nelle aree periferiche, investendo nei presidi locali e valorizzando il personale medico e infermieristico.
Serve un forte sostegno al tessuto economico e produttivo, con incentivi per chi investe e crea lavoro.
Va rilanciata la formazione professionale, collegandola alle esigenze delle imprese del territorio.
E soprattutto bisogna semplificare la burocrazia, che oggi frena qualsiasi sviluppo.»
Come immagina il rapporto tra il governo regionale e i cittadini, soprattutto nelle aree più periferiche?
«Lo immagino come un rapporto di aiuto e supporto reale, non di disinteresse come accade oggi.
La Regione deve essere presente nei territori, ascoltare, intervenire, creare opportunità.
I cittadini delle vallate e delle zone montane non devono più sentirsi abbandonati: hanno gli stessi diritti di chi vive nelle grandi città.»
Vuole lanciare un messaggio diretto agli elettori del collegio aretino?
«Cari cittadini toscani, questa volta guardate ai fatti e non all’ideologia.
Scegliete di dare una speranza concreta alla nostra Regione votando per chi vuole davvero risolvere i problemi della Toscana e dei Toscani.
Non possiamo continuare con chi promette riforme e poi, per convenienza politica, si allea con chi rappresenta l’immobilismo.
È il momento di scegliere la coerenza, la concretezza e il coraggio del cambiamento.
Fratelli d’Italia è pronta a guidare questa svolta.»
📍 Francesco Lucacci – Candidato alle Elezioni Regionali 2025 (Collegio di Arezzo)
Fratelli d’Italia | 52 anni | Avvocato | Consigliere comunale e provinciale di Arezzo | già Presidente provinciale FdI (2017-2024)