Elezioni Regionali
Lucia Cherici (Forza Italia): “Superare le ideologie per restituire credibilità alla politica”

Avvocata, 57 anni, residente ad Arezzo, Lucia Cherici è candidata alle elezioni regionali toscane nel collegio aretino con Forza Italia, come indipendente. Professionista stimata, impegnata nel sociale e da sempre attenta ai temi della giustizia e dell’equità, Cherici si presenta come voce liberale all’interno del centrodestra, con un programma fondato su concretezza, diritti e responsabilità.
Cosa l’ha spinta a candidarsi per il Consiglio regionale della Toscana?
«Mi sono candidata per rappresentare l’area liberale, che deve essere necessariamente presente in Regione Toscana, soprattutto in un momento in cui altre forze di orientamento simile – come Azione o i Liberaldemocratici – non sono indicate nella scheda elettorale.
La mia candidatura, come indipendente nella lista di Forza Italia, offre agli elettori toscani la possibilità di scegliere una rappresentanza autenticamente liberale. Ringrazio il partito per aver accolto questa sfida e aver dato spazio a una voce che vuole parlare di libertà, diritti e responsabilità.»
Quali sono le tre priorità che intende portare in Regione se eletta?
«La prima riguarda l’attuazione concreta del “progetto di vita” per le persone con disabilità, affinché l’autonomia e la dignità non restino principi astratti ma diritti garantiti.
La seconda è l’istituzione di un “prestito di studio”, che si affianchi a borse e assegni per garantire davvero un diritto allo studio equo e universale.
La terza priorità è la certificazione della parità di genere nelle aziende: un modello che produce non solo giustizia sociale ma anche crescita economica, perché valorizzare il talento femminile significa migliorare la competitività del territorio.»
In che modo la sua esperienza può contribuire a migliorare la realtà del territorio aretino e toscano?
«Come avvocata ho imparato a leggere le leggi, capirle e migliorarle. La mia esperienza mi consente di gestire i conflitti con equilibrio e di promuovere la partecipazione e la responsabilità individuale.
Nella mia attività professionale e personale ho sempre cercato di valorizzare le esperienze e i contributi di ciascuno, costruendo soluzioni condivise. Questo approccio lo porterò anche in Regione.»
Quali sono, a suo avviso, le principali emergenze che la Toscana deve affrontare?
«Servono speranza e opportunità per i giovani, che devono trovare prima nello studio e poi nel lavoro la propria realizzazione.
Occorre dare risposte concrete alle famiglie che si fanno carico della cura degli anziani, spesso in mancanza di strutture adeguate.
È indispensabile ridisegnare la sanità regionale, garantendo tempi di attesa sostenibili e costi accessibili per tutti.
E infine, serve un piano vero per le infrastrutture e la connettività, che consenta spostamenti rapidi, reti efficienti e il recupero dei borghi isolati. Solo così potremo contrastare lo spopolamento e creare lavoro diffuso.»
Quali le priorità per Arezzo e provincia?
«Arezzo ha bisogno di una strategia infrastrutturale moderna, sia ferroviaria che digitale. Occorre migliorare la rete esistente, aumentare le fermate dell’alta velocità e accelerare la realizzazione della stazione Media Etruria.
Sul piano sociale, servono risorse per garantire asili nido accessibili a tutti i lavoratori e un sistema di assistenza per gli anziani adeguato al loro stato di salute.
È fondamentale anche lo sviluppo del welfare aziendale, che favorisca il benessere dei lavoratori e la collaborazione pubblico-privato per una crescita economica sostenibile.
Infine, dobbiamo rafforzare la sicurezza, anche attraverso il controllo sociale e il sostegno alle forze dell’ordine, spesso carenti di personale e risorse.»
Come immagina il rapporto tra la Regione e i cittadini, soprattutto nelle aree periferiche e montane?
«Deve essere un rapporto di prossimità e condivisione. Le politiche regionali non devono essere astratte, ma calate nei bisogni reali del territorio.
Serve una Regione più vicina, capace di garantire servizi di base e sanità territoriale anche nei piccoli centri. Le aree periferiche e montane devono essere connesse, digitalmente e fisicamente, per evitare l’isolamento e rilanciare l’economia locale.»
Un messaggio diretto agli elettori del collegio aretino?
«Invito gli elettori a votare con consapevolezza, superando la barriera ideologica tra destra e sinistra che troppo spesso riduce la politica a una tifoseria.
In politica non si vince per appartenenza, ma per idee, valori e competenza. Dobbiamo tornare a valutare le persone, non solo le sigle.
Credo fermamente che solo la credibilità dei candidati e la concretezza delle proposte possano restituire dignità alla politica e fiducia ai cittadini.
Io ci metto il mio impegno, la mia esperienza e la mia perseveranza. Per questo chiedo la fiducia dei cittadini del collegio aretino: per una Toscana più libera, giusta e vicina alle persone.»
📍 Lucia Cherici – Candidata al Consiglio Regionale della Toscana
Lista Forza Italia | Collegio di Arezzo