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martedì | 30-09-2025

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Giostra del Saracino

Giostra del Saracino, terremoto a Sant’Andrea: Bruni e Tavanti passano a Porta Crucifera

Arezzo – Terremoto nel mondo della Giostra del Saracino: i giostratori di riserva di Porta Sant’Andrea, Matteo Bruni e Leonardo Tavanti, che a giugno avevano vinto la Prova Generale, hanno chiesto la rescissione del contratto e passeranno ai rivali di Porta Crucifera. Una scelta che non solo porta due ragazzi cresciuti in biancoverde a vestire la casacca rossoverde, ma che riporta entrambi sotto la guida di Martino Gianni, allenatore e storica bandiera di Sant’Andrea, con cui la dirigenza di San Giusto aveva rotto proprio un anno fa e che dopo la Giostra di settembre è stato ingaggiato da Colcitrone.

Una sequenza di eventi che ha inevitabilmente messo in subbuglio il quartiere di via delle Gagliarde. La riunione dei soci di giovedì sera, nella Sala d’Armi Enzo Piccoletti, è stata una delle più affollate e accese degli ultimi anni.

Nessun passo indietro da parte del rettore Mauro Carboni, mentre il Consiglio Direttivo ha voluto fissare la propria posizione con una lettera indirizzata a tutti i soci:
«La richiesta di rescissione del contratto dei due giostratori Matteo Bruni e Leonardo Tavanti ha lasciato in tutti noi un grande senso di rabbia e delusione. È naturale sentirsi traditi: Matteo e Leonardo erano due ragazzi di Sant’Andrea, che hanno condiviso per anni ogni aspetto non solo della vita di scuderia, ma anche della vita sociale del Quartiere».

Il direttivo ha spiegato di aver voluto condividere apertamente con i soci quanto accaduto, ma allo stesso tempo di guardare al futuro:
«Adesso la volontà e l’obiettivo della dirigenza, insieme a Manuele Formelli, è di individuare, valutare e inserire nuove figure per garantire il futuro del progetto tecnico di Sant’Andrea. Guardiamo avanti. Ripartiamo dalla passione che ci unisce e ci guida, dalla voglia di crescere e di tornare a vincere che erano tangibili nella riunione partecipatissima e accalorata del 25 settembre. Ora più che mai, Viva Sant’Andrea».

Un colpo difficile da digerire per i biancoverdi, che si trovano a fare i conti con una doppia perdita e con la beffa del passaggio agli storici rivali di Colcitrone. Ma dal quartiere arriva un messaggio chiaro: ripartire uniti, per ricostruire entusiasmo e ambizioni.