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Ponte di Cesa, il guardrail da rifare scatena polemiche: Agnelli ironizza, Brandi chiede chiarezza

Non si spengono le polemiche attorno al ponte di Cesa, riaperto al traffico con senso unico alternato dopo i lavori di consolidamento ma finito nuovamente al centro dell’attenzione a causa del guardrail installato e già smontato per essere sostituito.
Il primo a evidenziare la situazione, con toni ironici, è stato il sindaco Mario Agnelli, che sui social ha commentato: «È durato poco il primo guardrail del ponte a Cesa! Operai al lavoro per ritoccarlo giusto un pelino». Un post che richiama il monitoraggio costante – e spesso critico – portato avanti dal sindaco in questi mesi sull’andamento del cantiere, tanto da arrivare a chiedere l’intitolazione ponte “all’attuale Presidente della Provincia di Arezzo Polcri“.
Severa la reazione di Paolo Brandi, consigliere comunale e provinciale, che parla di un episodio grave e chiede chiarimenti ufficiali: «Ho sempre avuto il massimo rispetto per chi lavora, e so che gli errori possono capitare. Ma quello che sta accadendo sul ponte di Cesa lascia davvero perplessi».
Brandi ripercorre le tappe della vicenda: «Dopo i lavori di consolidamento il ponte è stato ridotto al senso unico alternato: scelta discutibile, ma comprensibile. Poi è arrivato il restringimento ulteriore con l’installazione di un guardrail che già aveva sollevato dubbi. Ora scopriamo che non era quello previsto e che viene sostituito con uno nuovo. Possibile che nessuno se ne sia accorto prima? I direttori dei lavori e i tecnici preposti al controllo non hanno nulla da dire? E soprattutto: chi pagherà le spese di questo errore?».
Il consigliere, che ha presentato un’interrogazione urgente al presidente della Provincia, punta il dito sulla necessità di trasparenza e serietà nella gestione delle opere pubbliche: «I cittadini meritano opere fatte bene, non interventi approssimativi. La vera soluzione resta un nuovo ponte, per il quale l’amministrazione provinciale deve fare ogni sforzo nel reperire fondi».