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mercoledì | 24-09-2025

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Elezioni Regionali

Regionali, appello di Avis Toscana ai candidati: “Sistema trasfusionale resti centrale nella sanità toscana”

L’associazione dei donatori: “Insieme al lavoro per un sistema pubblico ancora più efficiente e a misura di chi dona”. “La sanità pubblica è un valore irrinunciabile e deve rimanere efficiente e accessibile per tutti i cittadini toscani. Per questo chiediamo ai candidati alle prossime elezioni regionali di impegnarsi per un sistema trasfusionale capillare, sostenuto da personale formato e da politiche che favoriscano la donazione di sangue e plasma”.

A dirlo è Claudia Firenze, presidente di Avis Toscana, presentando alcuni spunti programmatici dell’associazione dei donatori di sangue con le proposte per il futuro del sistema trasfusionale, in vista del voto del 12 e 13 ottobre.

“La Toscana è da sempre un modello per la qualità e la capillarità della raccolta – prosegue Firenze – grazie ai 38 servizi trasfusionali, alle 10 sedi di raccolta territoriali e alle 17 unità associative. È fondamentale non ridurre i punti di raccolta né considerarli solo come costi da tagliare, ma come presidi di salute pubblica, anche in sinergia con le case di comunità”.

“La donazione volontaria, anonima, gratuita e periodica di sangue e plasma è la garanzia di un sistema etico e sostenibile – sottolinea –. Chiediamo che venga ulteriormente riconosciuta e valorizzata
Tra le priorità segnalate da Avis Toscana anche il rafforzamento del personale e la creazione di pool di infermieri dedicati: “Il sistema trasfusionale è salva-vita come il pronto soccorso – spiega Firenze – e necessita di professionisti formati, orari di apertura flessibili per favorire le donazioni, in particolare dei giovani, e di una piena operatività dell’officina trasfusionale su tre sedi, con l’effettiva realizzazione del polo di Firenze, dopo Pisa e Siena”.

Con questi suggerimenti, l’associazione chiede anche l’aggiornamento della convenzione Stato-Regioni per adeguare i rimborsi alle spese sostenute, l’integrazione delle associazioni nel nuovo sistema informatico unico regionale e la promozione dell’utilizzo del fascicolo sanitario elettronico per inviare i referti ai donatori.

Infine, un appello al riconoscimento del ruolo del Terzo Settore: “Avis Toscana non è un fornitore di servizi – conclude Firenze – ma un soggetto che crea comunità e capitale sociale. Vanno valorizzate la co-programmazione e il servizio civile, che in questi anni hanno avvicinato migliaia di giovani al dono e alla cittadinanza attiva”.

Principi irrinunciabili
Difesa e rafforzamento della sanità pubblica: deve essere insieme pubblica ed efficiente.
Sistema trasfusionale fondato su donazione volontaria, anonima, gratuita, periodica e consapevole.
Lavorazione industriale del plasma in conto lavorazione: farmaci plasmaderivati restano proprietà pubblica.
Rete trasfusionale capillare sul territorio (servizi trasfusionali, SdR e UdR associative).
Autosufficienza regionale in sangue ed emoderivati, nel rispetto dei LEA.
Valorizzazione del volontariato e del Terzo Settore come parte integrante delle politiche sanitarie.
Uso etico di eventuali esuberi di plasmaderivati in cooperazione internazionale.

Governance
Rafforzare il dialogo tra Regione, Centro Regionale Sangue, strutture pubbliche, associative e industria.
Aggiornamento della convenzione Stato-Regioni con le associazioni: rimborsi oggi insufficienti.

Organizzazione strutture trasfusionali
Affrontare la carenza di personale medico e infermieristico, anche con pool dedicati.
Ampliamento e rimodulazione degli orari di apertura per favorire i donatori, in particolare i giovani.
Rendere pienamente operativa l’Officina trasfusionale di Firenze, completando il modello a tre poli.
Garantire percorsi separati donatori/pazienti per sicurezza e qualità del servizio.

Plasma
Valorizzare l’accordo Pla.Net come modello virtuoso e opportunità occupazionale.
Difendere il modello italiano della donazione volontaria, anonima e gratuita.

Infrastrutture
Implementare un sistema informatico unico regionale e promuovere l’uso del fascicolo sanitario elettronico.
Migliorare il sistema dei trasporti per una gestione più efficiente della raccolta e delle consegne.

Terzo Settore
Riconoscere Avis e le associazioni come attori di comunità, non solo fornitori di servizi.
Potenziare la co-programmazione e co-progettazione con le istituzioni.
Monitorare l’impatto di Runts e riforma fiscale sulle associazioni, specie quelle più piccole.
Investire sul Servizio Civile, con risorse e tempi certi, come strumento di formazione e promozione della cultura del dono.