Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors

giovedì | 11-09-2025

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors

Politica

Pionta, non solo area sanitaria: parco vivibile, ciclabile, pedonale e “polmone verde”

Dopo l’adozione avvenuta il 31 ottobre 2024, per il piano di recupero d’iniziativa pubblica relativo al colle del Pionta è arrivato l’esame in Consiglio comunale delle osservazioni e delle controdeduzioni, passo propedeutico all’adozione definitiva che avverrà in una prossima seduta.

Il progetto è frutto del masterplan uscito dal percorso partecipativo indetto dall’Università e al quale hanno partecipato e contribuito il Comune, Asl e dall’associazione Narrazioni Urbane. Nell’ambito dell’area, il Comune stesso è proprietario del verde e di una palazzina mentre la maggior parte degli edifici è di Asl e Università.

L’idea di fondo è quella di rendere più vivibile il parco, nella sua fruizione ciclabile oltre che pedonale e nella sua funzione di “polmone verde” della città, anche attraverso un’entrata a gradoni ulteriore rispetto a quelle esistenti in fondo a viale Cittadini da cui godere di una panoramica dell’intero complesso con alle spalle lo skyline del centro storico.

Dal combinato disposto delle oltre 30 votazioni, rispetto alle quali è stato sostanzialmente confermato l’impianto progettuale proposto dall’amministrazione comunale, si evincono vari aspetti del piano: accessibilità motorizzata esclusa a eccezione dei mezzi di soccorso e regolamentata per i veicoli Asl e per quelli che trasportano soggetti diversamente abili; posizionamento di dissuasori automatici del traffico sugli accessi di via Maria Montessori, via Alda Merini e viale dei Ricercatori; unico parcheggio all’interno del parco, con accesso da via Montessori, quello retrostante l’edificio destinato a centro autismo; valorizzazione dell’area sportiva sorta di recente a prescindere dal destino dell’attuale palestra gestita dalla provincia e a scopo didattico/educativo dell’oliveto con la relativa filiera produttiva da parte di un soggetto gestore individuato con specifico bando a evidenza pubblica; estensione al Pionta del progetto “IDEAR – Indagine su vegetazione e biodiversità del Comune di Arezzo”; recinzioni, accessi, segnaletica e pannelli esplicativi per l’area degli scavi fermo restando che il piano di recupero non può normare la predisposizione di una mostra permanente in ambienti prossimi al sito e che la valorizzazione dello stesso con eventuali nuove campagne di scavo è esclusiva competenza del ministero dei Beni Culturali; auspicato riutilizzo dell’edificio adiacente alla chiesa come moderno centro culturale e spazio espositivo; ambito sanitario protagonista con una serie d’interventi su edifici esistenti e con la demolizione di quelli lungo viale dei Ricercatori in vista di realizzarne di nuovi, uno funzionale al Dipartimento di salute mentale e l’altro destinato a sale operatorie veterinarie; per Villa Chianini destinazioni d’uso ricondotte ad attività di ristorazione, culturali e di pubblico esercizio.

Il commento della vice sindaco Lucia Tanti: “Colle del Pionta: in 10 anni da “corpo morto” a nuovo polmone per Arezzo. Da oggi il Colle del Pionta – il luogo del cuore di Arezzo- ha finalmente il suo Piano di Recupero cioè un progetto definito e ambizioso che riqualifica e ricuce tutta la città di Arezzo. Le funzioni che abbiamo previsto sono tutte collegate alla capacità di attrarre, di rigenerare, di sviluppare. Fino al 2014 il Colle del Pionta era un “corpo morto” respingente e alieno dove si accoltellavano i senzatetto e gli aretini passavano – se obbligati- con passo svelto e timore in gola. Oggi, dopo 10 anni e molte iniziative in collaborazione con Università e Asl, ci sono: nuovi edifici, un progetto di sviluppo per il San Donato – dopo anni di nostre pressioni a Regione Toscana- e da questo preciso momento, c’è un Piano di recupero che fa del Pionta una nuova tela per disegnare nuove opportunità. Un grande “BRAVA” all’assessore Lucherini, nessuno mai prima aveva avuto questo coraggio e questa lungimiranza. E’ così che una città si muove, cresce, promette sviluppo“.