Politica
Allagamenti Arezzo, protezione civile attiva e semafori di avvertimento in tutti i sottopassi

Le interrogazioni presentate nell’odierno Consiglio comunale hanno riguardato tempi e modalità di disinfestazione, anche straordinaria, contro le zanzare vettori del virus West Nile e l’avvio di campagne d’informazione sulle buone pratiche da adottare per eliminare habitat favorevoli agli insetti; il destino dell’immobile ex scuola materna di Battifolle; il procedimento riguardante la realizzazione, con variante al piano strutturale, di due edifici in via Tiziano; l’allagamento reiterato di varie proprietà private, strade e sottopassi, compreso l’appena inaugurato Baldaccio, a seguito di eventi meteo e le soluzioni che emergeranno dopo i sopralluoghi effettuati dai tecnici comunali e di Nuove Acque. Tutte le interrogazioni sono state firmate dalle minoranze.
L’amministrazione comunale, oltre a riservarsi per la prima la facoltà di rispondere per scritto, ha replicato per l’immobile di Battifolle che, insieme a quello di Frassineto, è oggetto di un bando rivolto a enti del terzo settore in scadenza il 30 settembre e per il progetto di via Tiziano attualmente sottoposto a valutazione d’impatto ambientale a cui seguirà un incontro con i cittadini di cui saranno informati i capigruppo consiliari.
Per quanto riguarda i fenomeni di allagamento che mettono in crisi non più e non tanto il reticolo fluviale ma il sistema fognario, è stato sottolineato come essi richiedano innanzitutto l’attivazione del sistema di protezione civile per evitare l’ingresso di autoveicoli nei sottopassi e conseguenti pericoli per le persone. Si tratta poi d’intervenire, nello specifico per il Baldaccio, sul corpo recettore ovoidale che rigurgita l’acqua proveniente da via Alessandro dal Borro che le fognature di Pescaiola non riescono a smaltire e soprattutto sistemare queste ultime: è in programma per giovedì prossimo un incontro con tutti i tecnici coinvolti nell’opera pubblica per capire se la stessa è stata realizzata secondo le previsioni di progetto, se c’è stata una sottovalutazione della problematica e per pianificare le azioni future. Un altro aspetto coinvolgerà la realizzazione di una trincea drenante all’altezza dell’ex scalo merci per evitare che ulteriore acqua, peraltro fangosa, scenda dalla scarpata soprastante. Ogni sottopasso sarà inoltre dotato di semaforo di avvertimento. Ultima presa d’atto: quanto sarà progettato e realizzato ridurrà la frequenza degli allagamenti, senza eliminarli mai in toto, per ogni evento, da qui a cento anni.