Il peso aretino in Regione, tra liste chiuse e nodi ancora da sciogliere. A destra e a manca

A poco più di due settimane dalla scadenza del 12 settembre, il quadro delle candidature aretine per le prossime regionali di ottobre comincia a delinearsi con maggiore chiarezza, soprattutto nel campo del centrodestra (pur tra malcelati malumori), mentre nel centrosinistra restano ancora alcuni nodi da sciogliere.
Centrodestra: FdI già al completo, Noi Moderati e Lega tra malumori e imposizioni
È Fratelli d’Italia il partito che per primo ha chiuso la propria lista, già lo scorso 25 luglio. Capolista sarà Gabriele Veneri, consigliere regionale uscente, che considera queste elezioni un vero e proprio banco di prova anche in vista delle prossime amministrative di Arezzo. Con lui ci saranno Giovanna Carlettini, assessora aretina, Stefania Franceschini di Castiglion Fiorentino, Lorenzo Allegrucci, assessore di Montevarchi, Francesco Lucacci, consigliere provinciale e comunale di Arezzo, Laura Chieli, consigliere comunale di Sansepolcro, Roberto Santi, ex dirigente scolastico.
«Una squadra che unisce esperienza, radicamento nei territori e rappresentanza istituzionale – ha commentato la coordinatrice provinciale Simona Petrucci – con l’obiettivo dichiarato di rafforzare la presenza del partito di Giorgia Meloni anche in Consiglio Regionale».
Per Forza Italia il capolista sarà Bernardo Mennini, affiancato dalla consigliera provinciale Mery Cornacchini, da Carlo Menci di Sansepolcro e da Lucia Cherici, ex Azione e vicepresidente dell’associazione E-Lab.
La situazione è più complessa nella Lega, dove il generale Roberto Vannacci spinge per la candidatura del suo fedelissimo Cristiano Romani, una scelta che non piace a tutta la base. Le modalità sono state criticate apertamente da Susanna Ceccardi, candidata della Lega alle precedenti regionali. Malumori soprattutto nell’area moderata, scossa dall’imposizione come capolista del transfuga (dalla Lega) Marco Casucci, mentre il Sindaco di Bibbiena Filippo Vagnoli è in campo come capolista della lista Tomasi, il candidato alle regionali del centrodestra.
Centrosinistra: Ceccarelli al centro, sindaci in campo
Sul fronte del centrosinistra la discussione è ancora aperta. La direzione provinciale Pd, riunitasi ieri sera, non ha sciolto i nodi principali e la fumata è rimasta grigia. La figura di riferimento resta Vincenzo Ceccarelli, consigliere regionale uscente e uomo forte del partito, che spinge per una ricandidatura. La trattativa resta aperta, con la segreteria regionale di Fossi impegnata a mediare tra esigenze territoriali e strategie complessive, nel caso di Arezzo con più di un pensiero rivolto alle amministrative, per le quali in tanti vedono Ceccarelli come unica figura in grado di contrastare il centrodestra.
Al tempo stesso, è forte la richiesta che almeno un sindaco aretino entri in lista per puntare a un posto in giunta. In pole position ci sono Sergio Chienni (Terranuova Bracciolini), che però non avrebbe tutto il Valdarno dalla sua parte e Roberta Casini (Lucignano), entrambi amministratori con un forte radicamento locale e la possibilità di raccogliere ampi consensi personali.
“Il Pd provinciale spinge e lavora – fanno sapere dalla direzione – affinché la rappresentanza aretina sia rafforzata, non solo in termini di consiglieri eletti, ma anche di ruoli di peso nella futura giunta regionale“.