Arezzo saluta “Otto”: addio a Fabio Fioroni, il bastian contrario che non smetteva mai di far rumore

È arrivata la conferma: Fabio Fioroni, per tutti “Otto”, se n’è andato circa una settimana fa. Aveva 79 anni. La sua salma si trova ancora all’obitorio, in attesa che qualcuno la reclami.
Figura impossibile da ignorare, Otto era molto più di un volto noto delle piazze e delle notti aretine dagli anni ottanta in poi: una presenza costante, una sorta di sentinella popolare sempre pronta a scattare contro quello che considerava un’ingiustizia, uno spreco o un abuso di potere.
A tratteggiarne il profilo il prof. Claudio Santori, che lo ha voluto ritrarre con parole affettuose e schiette:
“Il suo stile era inconfondibile: fronte alta, occhiali dalle lenti spesse “a fondo di bottiglia”, ghigno da eterno bastian contrario e un arsenale di strumenti per farsi notare – striscioni, cartelli, magliette dissacranti, trombe, castagnole e persino fumogeni da stadio. Così si presentava nelle sue clamorose proteste – spesso più che giuste, ma rese fragili dalle modalità scelte per portarle avanti – contro sindaci, assessori e potenti di turno, locali o forestieri, in eterna trincea contro sprechi, assurdità e abusi di potere”.
Era la reincarnazione di un improbabile Don Chisciotte, non sempre creduto: visionario, ostinato, a volte sopra le righe, capace di “spararle” così grosse da sembrare inverosimili, salvo poi scoprire, a distanza di tempo, che spesso aveva ragione.
Negli anni Ottanta e Novanta ha condotto innumerevoli crociate cittadine, sempre con quella miscela di ironia e ostinazione che lo rendeva unico. Era, come diceva qualcuno, un “sistematico rompitore di uova nel paniere” per chi deteneva il potere e proprio per questo diventava una voce scomoda, difficilmente ignorabile.
Oggi Arezzo perde uno dei suoi personaggi più autentici e imprevedibili. Fabio Fioroni “Otto” lascia dietro di sé il ricordo di una vita vissuta fuori dagli schemi, sempre in prima linea, armato soltanto delle sue idee e della sua voce. E chissà, forse ora, da qualche parte, starà già preparando un nuovo striscione.