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venerdì | 08-08-2025

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Sicurezza: a Montevarchi verifiche sul sovraffollamento abitativo

Stretta contro il sovraffollamento abitativo a Montevarchi: approvata la nuova integrazione al Regolamento di Polizia Urbana per una città più vivibile. Importanti novità nel Regolamento comunale di Polizia Urbana e per la Civile Convivenza con l’ approvazione dell’articolo 20-bis sul “Sovraffollamento dei locali destinati ad abitazione”. I parametri di riferimento sono quelli contenuti nel Decreto del Ministero della Sanità del 5 luglio 1975, già utilizzati per il rilascio dei certificati di idoneità abitativa.

Il Sindaco Silvia Chiassai Martini interviene in merito:

“L’obiettivo di questa norma – spiega il Sindaco – è garantire la dignità delle persone, tutelare la salute e il benessere dei cittadini anche attraverso la qualità degli spazi in cui vivono quotidianamente. La condizione abitativa rappresenta un elemento fondamentale per valutare l’integrazione delle persone e delle famiglie nella comunità, nel rispetto dei criteri previsti dalla legge, ovvero il numero degli occupanti e la superficie dell’alloggio. L’integrazione normativa introdotta è un modo per contrastare il fenomeno del sovraffollamento, presente da decenni e che ha generato situazioni di degrado e di sfruttamento. Per questo motivo, gli uffici e la Polizia locale inizieranno accertamenti e controlli in fase di richiesta di residenza o di iscrizione anagrafica, verificando anche il rispetto dei requisiti igienico-sanitari.

È una misura già adottata in altri Comuni toscani – prosegue il Sindaco – con l’intento soprattutto di tutelare le persone, l’ambiente urbano e anche la sicurezza. Il degrado non si combatte con l’indifferenza, ma con tante iniziative nuove e concrete che da anni l’Amministrazione sta mettendo in atto assumendosi la responsabilità di affrontare un problema complesso e che richiederà un cammino lungo, ma siamo convinti che si debba agire con tutti gli strumenti in possesso, anche se molto limitati, con l’obbligo di prevenire e di intervenire in determinate situazioni già esistenti. In caso di violazioni alla norma, sono previste diffide e sanzioni amministrative a carico sia degli occupanti che dei proprietari dell’immobile. Si potrà procedere anche ad emettere ordini di sgombero, tramite ordinanza sindacale, qualora l’ASL accerti l’assenza di condizioni igienico-sanitarie adeguate e l’immobile potrà essere riutilizzato solo dopo il ripristino dei requisiti e la riduzione del numero degli occupanti nei limiti di legge. Un modo per porre un freno allo sfruttamento degli affitti e alla speculazione che può nutrirsi del disagio altrui. Il rispetto delle regole è sempre stato per noi una priorità in funzione di una civile convivenza e di una sostenibilità degli ambienti che di fatto contribuisce a migliorare la vivibilità dei luoghi e della città”.