Antiriciclaggio, il presidente Tiezzi: “Regole necessarie ma troppo complesse, rischio paralisi operativa per i commercialisti”

Il presidente dell’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili della provincia di Arezzo, Roberto Tiezzi, interviene su un tema di grande attualità e rilevanza per la professione: le nuove regole tecniche in materia di antiriciclaggio, recentemente emanate dal Consiglio Nazionale.
Lo fa dalle pagine della rivista di settore Circolare per il Professionista, sottolineando come l’approccio adottato rischi di mettere in seria difficoltà gran parte dei professionisti.
“È giusto dotarsi di strumenti adeguati per intercettare possibili violazioni delle norme – afferma Tiezzi – ma è altrettanto importante evitare che l’eccesso di burocrazia blocchi l’operatività degli studi, rendendo i commercialisti meno competitivi rispetto ad altre figure professionali, come ad esempio i consulenti del lavoro.”
Tiezzi evidenzia come il modello proposto dal Consiglio Nazionale appaia più vicino a una struttura di controllo interno tipica di grandi imprese o società di revisione, piuttosto che a un sistema calibrato sulle esigenze concrete dei singoli studi professionali o dei commercialisti che operano in autonomia.
“Le regole tecniche – prosegue – sono ben articolate, ma sembrano pensate per studi associati di grandi dimensioni. Il professionista medio, che lavora con competenza ma senza una struttura complessa alle spalle, rischia di trovarsi sommerso da adempimenti che non migliorano la qualità del servizio, ma ne appesantiscono l’esecuzione.”
Un confronto con l’impostazione normativa adottata dall’Ordine dei Consulenti del Lavoro porta Tiezzi a una riflessione critica: da una parte un sistema rigido e iperformale, dall’altra un approccio più funzionale e pragmatico.
“Mentre i consulenti hanno optato per una semplificazione ragionata, i commercialisti si trovano a fronteggiare un sistema che, ancora una volta, rischia di trasformarsi in un formalismo paralizzante.”
Tiezzi conclude con una considerazione di ordine più generale, che riguarda i rapporti tra vertici istituzionali e base degli iscritti:
“Avverto un segnale di scollamento tra il Consiglio Nazionale e i professionisti sul territorio. Manca un dialogo efficace con la politica e con le istituzioni. È su questo piano che ritengo sia necessario un deciso intervento per ricostruire un rapporto più diretto, concreto e rappresentativo delle esigenze reali della categoria.”