Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors

sabato | 02-08-2025

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors

Il fotografo e il giocatore

Arezzo – La foto del Museo Amaranto ci riporta a quel 9 giugno 1985, il giorno di Arezzo-Campobasso. Il portiere ospite Ciappi con un tuffo miracoloso para il rigore calciato da Menchino Neri. La bandiera amaranto si accascia, il capitano è disperato, esce dal campo. Ma c’è qualcuno che conosce l’importanza del cogliere gli attimi e anzi ne ha fatto una professione. E’ un fotografo. Si avvicina, sbatte i pugni due volte sulla valigetta metallica del mestiere, chiede una reazione al giocatore, che pare non reagire, allora lo prende per un braccio, spingendolo nuovamente sul terreno di gioco. Quel gesto contribuì a scuotere il numero 8 dalla delusione e, un minuto dopo, Neri segnò in rovesciata il gol più famoso della storia dell’Arezzo, regalando ai tifosi una vittoria diventata leggenda. Quel fotografo-tifoso era Giuseppe Rosi.

Giuseppe, o più semplicemente “Beppe”, è scomparso improvvisamente nei giorni scorsi, colpito da un malore mentre era in vacanza all’età di 70 anni. Lo piangono la moglie, la figlia, tanti amici e conoscenti. La sua passione per il cavallino rampante e la fotografia lo aveva reso una figura amatissima e riconoscibile: fotografo professionista, aveva seguito per anni le partite dell’Arezzo da bordo campo. Il Museo Amaranto, che custodisce molte delle sue foto, lo ha ricordato sulla pagina social con le immagini della serata del 9 giugno scorso, quando aveva partecipato alla festa per i 40 anni della celebre rovesciata di Neri. E l’incontro tra i due, con tanto di stretta di mano, abbraccio e il racconto di quello storico frangente, fu uno dei momenti più emozionanti. I funerali si terranno lunedì 4 agosto alle 10.30 nella chiesa di Sant’Agnese in Pescaiola.

Foto principale: da Museo Amaranto

Articoli correlati